Il Dimensionamento Razionale delle Pavimentazioni Stradali Flessibili

La metodologia di calcolo razionale per le pavimentazioni stradali flessibili si fonda sull’analisi dello stato di sollecitazione indotto dal carico isolato nelle diverse condizioni climatiche a cui la pavimentazione oggetto di dimensionamento sarà sottoposta. La sua applicazione è possibile solo quando siano note o preventivabili le caratteristiche reologiche e di resistenza dei materiali che saranno utilizzati, secondo il medesimo approccio che viene seguito nel dimensionamento delle altre opere di ingegneria civile: si definiscono i carichi stradali agenti in termini di intensità e di numero di passaggi che agiranno nel periodo di vita utile della sovrastruttura e si verifica che questi siano compatibili con la sua capacità portante, in caso contrario si irrigidiscono gli strati presenti in essa e si procede nuovamente alla verifica. L’approccio razionale si distingue da quello più tradizionalmente utilizzato dai progettisti, detto empirico, il quale si basa invece sul confronto tra la durabilità della sovrastruttura in progetto e quella osservata per le strade sperimentali. Tale tecnica definisce per una determinata sovra-struttura il legame che vi è tra il numero di passaggi di un asse di riferimento ed il grado di danno da essa accumulato, danno che a sua volta influenza la funzionalità della pavimentazione impegnata dal traffico. Nel procedimento di calcolo empirico il progettista non ha alcuna possibilità di valutare né lo stato tenso-deformativo trasmesso dal carico, né tanto meno quanto questo sia responsabile dei principali fenomeni di dissesto a cui vanno incontro le pavimentazioni stradali: la fessurazione per fatica e l’inormaiamento. La presente dispensa si propone di fornire agli allievi del corso di Costruzione di Strade, Fer-rovie ed Aeroporti tenuto dal prof. Carlo De Palma presso il Politecnico di Torino, gli strumenti necessari al calcolo razionale delle pavimentazioni stradali flessibili. L'esempio contenuto al termine della dispensa potrà servire all’allievo per l'acquisizione dei cosiddetti "ordini di gran-dezza" che guidano l'ingegnere durante il controllo delle sue elaborazioni per la soluzione di un qualunque problema di carattere strutturale.