L’Uranio impoverito (DU) è composto principalmente da un isotopo dell’uranio, U238, che è un nuclide radioattivo a lunghissima vita (4.5 miliardi di anni di tempo di dimezzamento), ed emette essenzialmente radiazioni . Il DU è un materiale nucleare noto sin dagli anni ‘40, ma è divenuto famoso in seguito alle guerre “del Golfo” (1991) e “dei Balcani” (Bosnia 1995 e Kosovo 1999). E’ stato usato anche recentemente in Afghanistan e di nuovo in Iraq nel 2003. Dati sulla pericolosità delle polveri di Uranio sono noti sin dagli anni ’50, quando l’inalazione di polveri di Uranio fu causa di malattia professionale fra gli addetti all’industria della preparazione del combustibile nucleare: si veda a questo proposito una breve rassegna di letteratura recente, riportata in Appendice. A causa della sua elevata densità (un litro di DU pesa circa 19 chili), della sua capacità di infiammarsi per attrito e delle sue proprietà autoaffilanti, il DU è stato utilizzato a scopi militari, per appesantire e rendere più efficaci le ogive dei missili e le punte dei proiettili, nonché viceversa – sempre per la sua pesantezza – come corazza nei carri armati.

Scenari di esposizione futura in Iraq: convivere con l'uranio impoverito / Zucchetti, Massimo - In: Il male invisibile, sempre più visibile. La presenza militare come tumore sociale che genera tumori reali / Elisabetta Galeotti, Massimo Zucchetti, Falco Accame, Valerio Gennaro, Silvana Salerno, coniugi Garro-Cremona, Alberto Tarozzi, Federica Alessandrini, Zivkica Nedanovska, Franco Marenco, Mauro Cristaldi, Nanni Salio, Marco Cervino, Stefano Corradini, Silvio Davolio, Chiara Cavallaro, Vito Francesco Polcaro, Mario Vadacchino, Angelo Baracca, Francesco Spinazzola, Monica Zoppè, Mariella Cao, Maia Maiore, Fabrizio Aumento, Sergio Olivieri, Francesco Iannuzzelli. - STAMPA. - ROMA : ODRADEK, 2005. - ISBN 9788886973717. - pp. 81-98

Scenari di esposizione futura in Iraq: convivere con l'uranio impoverito

ZUCCHETTI, MASSIMO
2005

Abstract

L’Uranio impoverito (DU) è composto principalmente da un isotopo dell’uranio, U238, che è un nuclide radioattivo a lunghissima vita (4.5 miliardi di anni di tempo di dimezzamento), ed emette essenzialmente radiazioni . Il DU è un materiale nucleare noto sin dagli anni ‘40, ma è divenuto famoso in seguito alle guerre “del Golfo” (1991) e “dei Balcani” (Bosnia 1995 e Kosovo 1999). E’ stato usato anche recentemente in Afghanistan e di nuovo in Iraq nel 2003. Dati sulla pericolosità delle polveri di Uranio sono noti sin dagli anni ’50, quando l’inalazione di polveri di Uranio fu causa di malattia professionale fra gli addetti all’industria della preparazione del combustibile nucleare: si veda a questo proposito una breve rassegna di letteratura recente, riportata in Appendice. A causa della sua elevata densità (un litro di DU pesa circa 19 chili), della sua capacità di infiammarsi per attrito e delle sue proprietà autoaffilanti, il DU è stato utilizzato a scopi militari, per appesantire e rendere più efficaci le ogive dei missili e le punte dei proiettili, nonché viceversa – sempre per la sua pesantezza – come corazza nei carri armati.
2005
9788886973717
Il male invisibile, sempre più visibile. La presenza militare come tumore sociale che genera tumori reali
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