In un sito industriale in Provincia di Torino, utilizzato in passato per l’interramento di materiali provenienti da lavorazioni meccaniche e scorie di fonderia, è stata riscontrata una contaminazione da solventi clorurati in falda. Sulla base dei risultati della caratterizzazione, degli obiettivi dell’intervento e del confronto fra le diverse tecnologie potenzialmente utilizzabili, la barriera reattiva permeabile a ferro zerovalente è stata selezionata come tecnologia ottimale per l’intervento di bonifica con misure di sicurezza. In fase di progettazione definitiva, si è deciso di realizzare una barriera del tipo a trincea continua e di intercettare il plume contaminante lungo tutto lo spessore saturo dell’acquifero. L’estensione lineare della barriera sarà pari a 120 m mentre la profondità dello scavo sarà tale da permettere il raggiungimento dell’acquicludo a circa 15 m di profondità. L’altezza delle barriera reattiva sarà di 10 m, coincidente con lo spessore saturo dell’acquifero. Nel presente lavoro, dopo aver brevemente illustrato la caratterizzazione del sito, vengono descritti la procedura di dimensionamento della barriera, le tecniche esecutive che verranno utilizzate, i sistemi di monitoraggio, il ripristino ambientale e i costi finali dell’intervento.
Progetto di una barriera reattiva permeabile a ferro zerovalente in un sito contaminato da solventi clorurati / DI MOLFETTA, Antonio; Buonomo, L.; Sethi, Rajandrea; Goria, Paola. - 1:(2003), pp. 77-96. (Intervento presentato al convegno Tecnologia per la bonifica in situ delle acque sotterranee. tenutosi a Roma nel 13-14 Ottobre 2003).
Progetto di una barriera reattiva permeabile a ferro zerovalente in un sito contaminato da solventi clorurati
DI MOLFETTA, Antonio;SETHI, RAJANDREA;GORIA, PAOLA
2003
Abstract
In un sito industriale in Provincia di Torino, utilizzato in passato per l’interramento di materiali provenienti da lavorazioni meccaniche e scorie di fonderia, è stata riscontrata una contaminazione da solventi clorurati in falda. Sulla base dei risultati della caratterizzazione, degli obiettivi dell’intervento e del confronto fra le diverse tecnologie potenzialmente utilizzabili, la barriera reattiva permeabile a ferro zerovalente è stata selezionata come tecnologia ottimale per l’intervento di bonifica con misure di sicurezza. In fase di progettazione definitiva, si è deciso di realizzare una barriera del tipo a trincea continua e di intercettare il plume contaminante lungo tutto lo spessore saturo dell’acquifero. L’estensione lineare della barriera sarà pari a 120 m mentre la profondità dello scavo sarà tale da permettere il raggiungimento dell’acquicludo a circa 15 m di profondità. L’altezza delle barriera reattiva sarà di 10 m, coincidente con lo spessore saturo dell’acquifero. Nel presente lavoro, dopo aver brevemente illustrato la caratterizzazione del sito, vengono descritti la procedura di dimensionamento della barriera, le tecniche esecutive che verranno utilizzate, i sistemi di monitoraggio, il ripristino ambientale e i costi finali dell’intervento.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1410882
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