Il complesso monumentale di San Pietro di Consavia si presenta oggi come una composizione di volumi puri tra loro giustapposti a costituire una corte interna a forma di U aperta lungo il lato est, caratterizzata dall’unitarietà del materiale, laterizio e pietra arenaria, e da un’apparente omogeneità stilistica. L’originaria funzione religiosa del complesso risulta evidente nella conformazione esterna dei differenti volumi architettonici: un corpo a sedici lati, sormontato da un tiburio ottagonale, collegato ad un’aula quadrangolare e dotato di un campanile, evidentemente capitozzato, appare come il nucleo delle celebrazioni religiose, mentre le maniche a due piani con portico, disposte ad L in forma di chiostro, mostrano la loro funzione di servizio al complesso. Attualmente l’intero organismo è aperto al pubblico ed ospita il Museo Archeologico della Città costituito negli anni ’30 del Novecento da Niccola Gabiani, negli edifici sul chiostro, esposizioni, permanenti e temporanee, nei corpi originariamente destinati al culto. All’apparente semplicità percettiva del gruppo di edifici, corrisponde una complessa vicenda storico-evolutiva e trasformativa che ha investito, fin dalle origini, innanzitutto l’entità dell’edificato, quindi la sua conformazione geometrica e le funzioni d’uso

San Pietro di Consavia in Asti / Spallone, Roberta - In: Rotonde d’Italia. Analisi tipologica della pianta centrale / VOLTA Valentino. - STAMPA. - MILANO : Jaca book, 2008. - ISBN 9788816407954. - pp. 89-95

San Pietro di Consavia in Asti

SPALLONE, Roberta
2008

Abstract

Il complesso monumentale di San Pietro di Consavia si presenta oggi come una composizione di volumi puri tra loro giustapposti a costituire una corte interna a forma di U aperta lungo il lato est, caratterizzata dall’unitarietà del materiale, laterizio e pietra arenaria, e da un’apparente omogeneità stilistica. L’originaria funzione religiosa del complesso risulta evidente nella conformazione esterna dei differenti volumi architettonici: un corpo a sedici lati, sormontato da un tiburio ottagonale, collegato ad un’aula quadrangolare e dotato di un campanile, evidentemente capitozzato, appare come il nucleo delle celebrazioni religiose, mentre le maniche a due piani con portico, disposte ad L in forma di chiostro, mostrano la loro funzione di servizio al complesso. Attualmente l’intero organismo è aperto al pubblico ed ospita il Museo Archeologico della Città costituito negli anni ’30 del Novecento da Niccola Gabiani, negli edifici sul chiostro, esposizioni, permanenti e temporanee, nei corpi originariamente destinati al culto. All’apparente semplicità percettiva del gruppo di edifici, corrisponde una complessa vicenda storico-evolutiva e trasformativa che ha investito, fin dalle origini, innanzitutto l’entità dell’edificato, quindi la sua conformazione geometrica e le funzioni d’uso
2008
9788816407954
Rotonde d’Italia. Analisi tipologica della pianta centrale
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