Il testo presenta il pensiero di Rudofsky sul benessere domestico e sulla progettazione residenziale, visti nel loro contesto storico-culturale, e con particolare riferimento agli anni 1930. Tra gli altri principi fondamentali, indaga: -la nascita e lo sviluppo del suo interesse per l’architettura ordinaria o minore, per la cultura materiale; -l’affermazione che la qualità della vita quotidiana dipenda – piú che dal progetto (e dalle qualità tecniche dell’abitazione) – dal comportamento degli abitanti e dal loro stile di vita: cosa che per Rudofsky comportò un riesame razionale delle pratiche culturali e individuali. -la centralità del concetto di spazio racchiuso come nucleo della intimità domestica (stanza di soggiorno all’aperto), anche visto in riferimento alla storia dell’architettura contemporanea a Rudofsky. Egli stesso teorizzò su questo concetto, tra l’altro indagando le caratteristiche delle case a patio antiche e moderne. Nella parte finale del capitolo, si confrontano i principi con le opere costruite. È proposta un’analisi dettagliata di quattro opere italiane: la casa per sua moglie Berta a Procida, l’Hotel San Michele a Capri con Gio Ponti, la villa Campanella su uno scoglio presso Positano (con Luigi Cosenza), la casa Oro a Posillipo (anch’essa con la collaborazione di Cosenza). Solo quest’ultima fu realizzata. In particolare, la casa di Procida (1935) è vista come manifesto dell’intero suo pensiero sull’abitare, e si riconosce come Rudofsky sia rimasto stabilmente ancorato ai principi da essa affermati: confronto con la casa che costruí per sé stesso nel 1970-71 a Frigiliana (Málaga).

The Art of Dwelling. Domestic Well-being, Mediterranean Spirit, and Architectural Design / Bocco, Andrea - In: Lessons from Bernard Rudofsky. Life as a VoyageBASEL : Birkhäuser, 2007. - ISBN 9783764383602. - pp. 126-169

The Art of Dwelling. Domestic Well-being, Mediterranean Spirit, and Architectural Design

BOCCO, Andrea
2007

Abstract

Il testo presenta il pensiero di Rudofsky sul benessere domestico e sulla progettazione residenziale, visti nel loro contesto storico-culturale, e con particolare riferimento agli anni 1930. Tra gli altri principi fondamentali, indaga: -la nascita e lo sviluppo del suo interesse per l’architettura ordinaria o minore, per la cultura materiale; -l’affermazione che la qualità della vita quotidiana dipenda – piú che dal progetto (e dalle qualità tecniche dell’abitazione) – dal comportamento degli abitanti e dal loro stile di vita: cosa che per Rudofsky comportò un riesame razionale delle pratiche culturali e individuali. -la centralità del concetto di spazio racchiuso come nucleo della intimità domestica (stanza di soggiorno all’aperto), anche visto in riferimento alla storia dell’architettura contemporanea a Rudofsky. Egli stesso teorizzò su questo concetto, tra l’altro indagando le caratteristiche delle case a patio antiche e moderne. Nella parte finale del capitolo, si confrontano i principi con le opere costruite. È proposta un’analisi dettagliata di quattro opere italiane: la casa per sua moglie Berta a Procida, l’Hotel San Michele a Capri con Gio Ponti, la villa Campanella su uno scoglio presso Positano (con Luigi Cosenza), la casa Oro a Posillipo (anch’essa con la collaborazione di Cosenza). Solo quest’ultima fu realizzata. In particolare, la casa di Procida (1935) è vista come manifesto dell’intero suo pensiero sull’abitare, e si riconosce come Rudofsky sia rimasto stabilmente ancorato ai principi da essa affermati: confronto con la casa che costruí per sé stesso nel 1970-71 a Frigiliana (Málaga).
2007
9783764383602
Lessons from Bernard Rudofsky. Life as a Voyage
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