La sfida della virtualità. Archivi, musei e trame fluviali in Piemonte

Se è vero che il territorio, e in questo caso quello che gravita lungo i corsi d’acqua, è un sistema di relazioni che per comodità possiamo definire “culturali” – dove i legami riguardano tutti gli aspetti: economici, naturalistici, rurali e di città, infrastrutturali ed ecologici – questi legami devono avere, per essere efficaci, griglie di lettura e ricerche sul campo. La ricerca presentata nel volume ‘la sfida della ‘virtualità’ permette di analizzare componenti territoriali che difficilmente nella realtà vediamo dialogare ed entrare in relazione tra loro. È uno svelamento, una massa cospicua di dati che mettono in crisi visioni consolidate sui territori. I documenti raccolti ci trasmettono paesaggi diversi che diventano ulteriore possibilità di lettura e interpretazione quando li guardiamo nel loro insieme e ne cogliamo elementi di continuità o discontinuità. Questa visione comparativa fa emergere casi che nella loro esemplarità possono assurgere ad esempi rappresentativi delle forti potenzialità culturali ed economiche di un luogo, sia nella sua salvaguardia, sia nella sua valorizzazione. I risultati delle ricerche prodotte nel Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno industriale del Politecnico di Torino, sia pur in luoghi campione, sono un contributo fondamentale per le scelte che i vari attori del territorio quotidianamente assumono. Una traccia, anche labile, dispersa sul territorio può, se letta in una diversa prospettiva, diventare parte di una lettura più ampia, che la consolida e ne valorizza i contenuti. Traccia che la sfida della “virtualità” ci permette di valorizzare in un modo sostenibile ma soprattutto credibile, consentendoci di amministrare bene le grandi risorse presenti nella Regione Piemonte.