Il volume fa parte della serie “Manuali di composizione” diretta da Roberta Amirante ed Emanuele Carreri. Illustrato come un taccuino di appunti, il libro tratta gli elementi della composizione architettonica, le modalità tradizionalmente adoperate dagli architetti per comporli insieme nel costruire edifici e alcuni degli strumenti concettuali utilizzati per progettare. È rivolto a chi incomincia a studiare l’architettura o a chi semplicemente desideri avvicinarsi a questi argomenti spinto dalla curiosità. Nel loro lento affinarsi e codificarsi, il muro, il sostegno, la trave, l’arco – ciascuno dotato di proprie ragioni costruttive e propri caratteri di riconoscibilità– hanno istituito relazioni anche molto complesse, nel ritmo dei pieni e dei vuoti, nella composizione dei volumi, nella concezione in pianta degli edifici. A partire dalla conoscenza di un corpus di consuetudini che rappresenta sia la tradizione dell’architettura sia l’esito del tempo lungo dell’affinamento di forme e figure, gli architetti hanno reso il proprio lavoro un mestiere, fatto di disegno, di memoria, di conoscenza tecnica, di abilità nel leggere – de‐componendoli – gli oggetti costruiti.
Scatola di montaggio. L'architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma / Trisciuoglio, Marco. - STAMPA. - (2008).
Scatola di montaggio. L'architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma
TRISCIUOGLIO, MARCO
2008
Abstract
Il volume fa parte della serie “Manuali di composizione” diretta da Roberta Amirante ed Emanuele Carreri. Illustrato come un taccuino di appunti, il libro tratta gli elementi della composizione architettonica, le modalità tradizionalmente adoperate dagli architetti per comporli insieme nel costruire edifici e alcuni degli strumenti concettuali utilizzati per progettare. È rivolto a chi incomincia a studiare l’architettura o a chi semplicemente desideri avvicinarsi a questi argomenti spinto dalla curiosità. Nel loro lento affinarsi e codificarsi, il muro, il sostegno, la trave, l’arco – ciascuno dotato di proprie ragioni costruttive e propri caratteri di riconoscibilità– hanno istituito relazioni anche molto complesse, nel ritmo dei pieni e dei vuoti, nella composizione dei volumi, nella concezione in pianta degli edifici. A partire dalla conoscenza di un corpus di consuetudini che rappresenta sia la tradizione dell’architettura sia l’esito del tempo lungo dell’affinamento di forme e figure, gli architetti hanno reso il proprio lavoro un mestiere, fatto di disegno, di memoria, di conoscenza tecnica, di abilità nel leggere – de‐componendoli – gli oggetti costruiti.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1678582
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