Il Niger è un caso perfetto per studiare le conseguenze della crescita demografica sulle risorse naturali rinnovabili (Rnr), dal momento che è il quinto paese al Mondo per crescita demografica e per quota di popolazione rurale. Gli studi della pressione demografica sulle Rnr del Niger hanno raggiunto risultati opposti: da un lato intensificazione agricola e rigenerazione naturale assistita e, dall'altro, occupazione agricola di foreste, boscaglia e pascoli, calo dei rendimenti e conflitti per l'accesso all'acqua e ai pascoli. Non è ancora chiaro quali di questi andamenti prevalga. Inoltre, si sa poco a proposito della continua crescita della popolazione rurale quando scarseggiano le Rnr. Infine, la diffusione dei Piani di sviluppo comunale solleva dubbi sull'adeguatezza di tali strumenti per innescare lo sviluppo locale. Risposte a tali domande sono cercate attraverso lo studio del dipartimento di Keita (5.000 kmq, 250.000 ab.): una area rurale semi arida, remota. Abbiamo scoperto che trent'anni di crescente pressione demografica hanno portato un enorme espansione di terre agricole sulla boscaglia e sui pascoli, dal momento che l'intensificazione agricola è assente. La popolazione è cresciuta grazie all'allevamento, all'esportazione di cipolle e di pomodoro e alle rimesse degli emigrati. La conservazione delle acque e del suolo introdotta su larga scala dal Programma Keita (1984-2008) ha contribuito a ridurre la pressione sulle formazioni forestali e ha assicurato l'autosufficienza cerealicola ad un quarto della nuova popolazione che si è aggiunta tra 1988 e 2001. Mostriamo inoltre che i Piani di sviluppo municipale non sono ancora in grado di identificare strategie di sviluppo locale dal momento che prevedono principalmente micro-realizzazioni. Di conseguenza, la costruzione di strade, il microcredito e le produzioni a maggiore valore aggiunto non sono considerate, né sono definite strategie per assicurare l'accesso della generazione futura alle terre agricole, alle zone forestali e ai pascoli.

Processo di popolamento di un ambiente rurale fragile: insegnamenti dal caso di Keita, Niger, 1958-2007 / Tiepolo, Maurizio. - In: STORIA URBANA. - ISSN 0391-2248. - STAMPA. - 122:(2009), pp. 93-129.

Processo di popolamento di un ambiente rurale fragile: insegnamenti dal caso di Keita, Niger, 1958-2007

TIEPOLO, MAURIZIO
2009

Abstract

Il Niger è un caso perfetto per studiare le conseguenze della crescita demografica sulle risorse naturali rinnovabili (Rnr), dal momento che è il quinto paese al Mondo per crescita demografica e per quota di popolazione rurale. Gli studi della pressione demografica sulle Rnr del Niger hanno raggiunto risultati opposti: da un lato intensificazione agricola e rigenerazione naturale assistita e, dall'altro, occupazione agricola di foreste, boscaglia e pascoli, calo dei rendimenti e conflitti per l'accesso all'acqua e ai pascoli. Non è ancora chiaro quali di questi andamenti prevalga. Inoltre, si sa poco a proposito della continua crescita della popolazione rurale quando scarseggiano le Rnr. Infine, la diffusione dei Piani di sviluppo comunale solleva dubbi sull'adeguatezza di tali strumenti per innescare lo sviluppo locale. Risposte a tali domande sono cercate attraverso lo studio del dipartimento di Keita (5.000 kmq, 250.000 ab.): una area rurale semi arida, remota. Abbiamo scoperto che trent'anni di crescente pressione demografica hanno portato un enorme espansione di terre agricole sulla boscaglia e sui pascoli, dal momento che l'intensificazione agricola è assente. La popolazione è cresciuta grazie all'allevamento, all'esportazione di cipolle e di pomodoro e alle rimesse degli emigrati. La conservazione delle acque e del suolo introdotta su larga scala dal Programma Keita (1984-2008) ha contribuito a ridurre la pressione sulle formazioni forestali e ha assicurato l'autosufficienza cerealicola ad un quarto della nuova popolazione che si è aggiunta tra 1988 e 2001. Mostriamo inoltre che i Piani di sviluppo municipale non sono ancora in grado di identificare strategie di sviluppo locale dal momento che prevedono principalmente micro-realizzazioni. Di conseguenza, la costruzione di strade, il microcredito e le produzioni a maggiore valore aggiunto non sono considerate, né sono definite strategie per assicurare l'accesso della generazione futura alle terre agricole, alle zone forestali e ai pascoli.
2009
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