Recensione della mostra "Il Laboratorio di Leonardo. I codici, le macchine e i disegni", Vigevano, Castello Visconteo, 13 settembre - 5 aprile 2009. Ha inaugurato, nella splendida cornice architettonica del castello visconteo-sforzesco di Vigevano, la mostra dedicata a Leonardo inventore e costruttore, cui ne seguirà a breve una seconda (Gli splendori di corte. Gli Sforza, il Rinascimento, la città, dal 3 ottobre al 31 gennaio) a completare il quadro delle celebrazioni leonardesche nella città previste dal progetto “Leonardo e Vigevano”. Tre codici, il Codice Atlantico, il Codice del Volo e il Manoscritto B di Leonardo (riuniti, anche se solo virtualmente, per la prima volta dal 1796, quando furono trafugati da Napoleone), sono la base scientifica da cui il progetto prende le mosse, attraverso un lavoro di “restauro digitale” che consente letteralmente di sfogliare i manoscritti, di ingrandire i particolari e di attivare modelli tridimensionali e animazioni. Le macchine sono la principale attrattiva e l’elemento centrale del percorso espositivo: entrando nella seconda scuderia ci si trova immersi in un mondo di invenzioni sorprendenti e spettacolari che spaziano dalla natura all’arte della guerra, dalla meccanica all’architettura.

Tutto su Leonardo / Malcovati, Silvia. - In: AL. - ISSN 1825-8182. - STAMPA. - 10:(2009), pp. 43-43.

Tutto su Leonardo

MALCOVATI, SILVIA
2009

Abstract

Recensione della mostra "Il Laboratorio di Leonardo. I codici, le macchine e i disegni", Vigevano, Castello Visconteo, 13 settembre - 5 aprile 2009. Ha inaugurato, nella splendida cornice architettonica del castello visconteo-sforzesco di Vigevano, la mostra dedicata a Leonardo inventore e costruttore, cui ne seguirà a breve una seconda (Gli splendori di corte. Gli Sforza, il Rinascimento, la città, dal 3 ottobre al 31 gennaio) a completare il quadro delle celebrazioni leonardesche nella città previste dal progetto “Leonardo e Vigevano”. Tre codici, il Codice Atlantico, il Codice del Volo e il Manoscritto B di Leonardo (riuniti, anche se solo virtualmente, per la prima volta dal 1796, quando furono trafugati da Napoleone), sono la base scientifica da cui il progetto prende le mosse, attraverso un lavoro di “restauro digitale” che consente letteralmente di sfogliare i manoscritti, di ingrandire i particolari e di attivare modelli tridimensionali e animazioni. Le macchine sono la principale attrattiva e l’elemento centrale del percorso espositivo: entrando nella seconda scuderia ci si trova immersi in un mondo di invenzioni sorprendenti e spettacolari che spaziano dalla natura all’arte della guerra, dalla meccanica all’architettura.
2009
AL
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2297919
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