Scopo dell’articolo è fornire uno stato dell’arte obiettivo e possibilmente esaustivo sui progressi e le prospettive della tecnologia ad assetto variabile. Dapprima vengono sommariamente riprese storia ed evoluzione di questa tecnologia, dai primi prototipi dei treni ad assetto variabile negli anni ’50 alle più recenti applicazioni. Si analizza quindi il principio di funzionamento della tecnologia dell’assetto variabile, i vantaggi attesi in termini di riduzione del tempo di percorso per i diversi campi di applicazione (regionale / suburbano, interregionale su linea convenzionale, alta velocità su linea rinnovata, alta velocità su linea AV), anche sulla base di alcuni esempi reali. Sono poi elencate e descritte a livello generale le condizioni di omologazione ed i requisiti dell’infrastruttura, in prospettiva le possibili evoluzioni della Normativa in relazione ai più recenti studi e ricerche su comfort, dinamica del rotabile e cinetosi. Sono infine indicati gli obiettivi prioritari nei futuri sviluppi della tecnica ad assetto variabile, verso indici di affidabilità sempre migliori e costi totali (LCC) sempre più contenuti, nonché le linee di sviluppo attualmente prevedibili, sia come tipologia di treno, di rodiggio e di attuazione, sia come architettura di sistema e strategia di comando e regolazione: in particolare, è illustrato il sistema di regolazione anticipativo (predittivo), che offre la possibilità di disaccoppiare la dinamica dell’assetto variabile da quella del rotabile, di ottimizzare il comfort dell’attuazione e di minimizzare in modo mirato eventuali effetti di cinetosi.

I treni ad assetto variabile: evoluzione, prestazioni e prospettive / DALLA CHIARA, Bruno; Hauser, G.; Elia, A.. - In: INGEGNERIA FERROVIARIA. - ISSN 0020-0956. - STAMPA. - LXIII:7-8(2008), pp. 609-648.

I treni ad assetto variabile: evoluzione, prestazioni e prospettive.

DALLA CHIARA, BRUNO;
2008

Abstract

Scopo dell’articolo è fornire uno stato dell’arte obiettivo e possibilmente esaustivo sui progressi e le prospettive della tecnologia ad assetto variabile. Dapprima vengono sommariamente riprese storia ed evoluzione di questa tecnologia, dai primi prototipi dei treni ad assetto variabile negli anni ’50 alle più recenti applicazioni. Si analizza quindi il principio di funzionamento della tecnologia dell’assetto variabile, i vantaggi attesi in termini di riduzione del tempo di percorso per i diversi campi di applicazione (regionale / suburbano, interregionale su linea convenzionale, alta velocità su linea rinnovata, alta velocità su linea AV), anche sulla base di alcuni esempi reali. Sono poi elencate e descritte a livello generale le condizioni di omologazione ed i requisiti dell’infrastruttura, in prospettiva le possibili evoluzioni della Normativa in relazione ai più recenti studi e ricerche su comfort, dinamica del rotabile e cinetosi. Sono infine indicati gli obiettivi prioritari nei futuri sviluppi della tecnica ad assetto variabile, verso indici di affidabilità sempre migliori e costi totali (LCC) sempre più contenuti, nonché le linee di sviluppo attualmente prevedibili, sia come tipologia di treno, di rodiggio e di attuazione, sia come architettura di sistema e strategia di comando e regolazione: in particolare, è illustrato il sistema di regolazione anticipativo (predittivo), che offre la possibilità di disaccoppiare la dinamica dell’assetto variabile da quella del rotabile, di ottimizzare il comfort dell’attuazione e di minimizzare in modo mirato eventuali effetti di cinetosi.
2008
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