Il saggio analizza la fortuna critica dell'architettura e degli scritti di Ludwig Hilberseimer all'interno del dibattito italiano degli anni Settanta, sottolineandone il ruolo centrale nella elaborazione di una teoria dell'architettura razionale. Una elaborazione rigorosa ma al tempo stesso tendenziosa, che identifica in alcune figure chiave dell'architettura moderna i riferimenti per la "costruzione" di una idea di architettura. Giorgio Grassi, che di questa “costruzione” o “ricostruzione” è uno dei principali artefici, ha affermato: “In quel momento l’architettura di Hilberseimer rappresentava per me quello che io avrei dovuto/voluto fare. Descrivendo la sua architettura io in realtà allora descrivevo quella che avrebbe dovuto/voluto essere la mia architettura”. In questo senso l’architettura di Hilberseimer esiste, è disegnata, pubblicata sulle riviste a lui contemporanee, ma sembra passata inosservata o dimenticata dalla critica, tra le pieghe della sua notorietà come studioso di urbanistica e progettista della città. Questa stessa architettura, tuttavia, rivive nelle aspettative dei giovani architetti italiani che negli anni Settanta sono impegnati a costruire una teoria e una idea dell’architettura su basi razionali: una teoria e una idea, espresse con chiarezza negli scritti, ma non ancora realizzate nei progetti, che trovano la propria materializzazione, tra gli altri, pochi altri, anche nei disegni monocromi e austeri di Ludwig Hilberseimer.
La "costruzione" di un'architetto. Ludwig Hilberseimer e l'architettura italiana degli anni Settanta / Malcovati, Silvia - In: Ludwig Hilberseimer. Grosstadtbauten e altri scritti di arte e architettura. / M. Caja (a cura di). - Napoli : Clean, 2010. - ISBN 9788884971081. - pp. 168-178
La "costruzione" di un'architetto. Ludwig Hilberseimer e l'architettura italiana degli anni Settanta
MALCOVATI, SILVIA
2010
Abstract
Il saggio analizza la fortuna critica dell'architettura e degli scritti di Ludwig Hilberseimer all'interno del dibattito italiano degli anni Settanta, sottolineandone il ruolo centrale nella elaborazione di una teoria dell'architettura razionale. Una elaborazione rigorosa ma al tempo stesso tendenziosa, che identifica in alcune figure chiave dell'architettura moderna i riferimenti per la "costruzione" di una idea di architettura. Giorgio Grassi, che di questa “costruzione” o “ricostruzione” è uno dei principali artefici, ha affermato: “In quel momento l’architettura di Hilberseimer rappresentava per me quello che io avrei dovuto/voluto fare. Descrivendo la sua architettura io in realtà allora descrivevo quella che avrebbe dovuto/voluto essere la mia architettura”. In questo senso l’architettura di Hilberseimer esiste, è disegnata, pubblicata sulle riviste a lui contemporanee, ma sembra passata inosservata o dimenticata dalla critica, tra le pieghe della sua notorietà come studioso di urbanistica e progettista della città. Questa stessa architettura, tuttavia, rivive nelle aspettative dei giovani architetti italiani che negli anni Settanta sono impegnati a costruire una teoria e una idea dell’architettura su basi razionali: una teoria e una idea, espresse con chiarezza negli scritti, ma non ancora realizzate nei progetti, che trovano la propria materializzazione, tra gli altri, pochi altri, anche nei disegni monocromi e austeri di Ludwig Hilberseimer.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2344861
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