Il libro riflette sullo stato della disciplina urbanistica in Italia, per mettere in evidenza le discontinuità e gli aspetti innovativi introdotti, negli anni ‘90, nel processo di pianificazione del territorio e dell’ambiente, facendo riferimento al dibattito in corso sui temi della riorganizzazione delle autonomie locali e della riforma della legislazione urbanistica. A tal fine è stata scelta la dimensione dell'istituzionalizzazione della disciplina attraverso le leggi, in particolare la legge 142/90 "Ordinamento delle autonomie locali", per due ragioni. La prima attiene alle origini della disciplina urbanistica in Italia: essa si afferma in quanto tale per la sua capacità di riproblematizzare la nuova complessità della questione urbana, componendo in un nuovo quadro teorico e strumentale i tradizionali saperi ottocenteschi e le relative categorie di efficienza e razionalità e si legittima nel consolidamento del proprio ruolo di governo, come strumento del primato dell'interesse pubblico. La seconda ragione fa riferimento alla tipica natura di politica pubblica cui ricondurre l'urbanistica: in quanto tale essa è oggetto dell'azione di governo degli attori istituzionali e quindi soggetta alle forme organizzative e di interazione degli stessi. Inoltre il principio di autonomia degli enti locali contenuto nella legge, se correttamente interpretato ed attuato, conduce alla definizione di una forma dei rapporti fra istituzioni, atti di governo e piani, che tende verso la deverticalizzazione del sistema delle decisioni a favore del dialogo e della cooperazione e pertanto un principio da cui partire per dare corso alla riforma della legislazione urbanistica nazionale.
GOVERNO DEL TERRITORIO E INNOVAZIONE DEL PIANO / Giaimo, Carolina. - STAMPA. - (1999), pp. 17-181.
GOVERNO DEL TERRITORIO E INNOVAZIONE DEL PIANO
GIAIMO, CAROLINA
1999
Abstract
Il libro riflette sullo stato della disciplina urbanistica in Italia, per mettere in evidenza le discontinuità e gli aspetti innovativi introdotti, negli anni ‘90, nel processo di pianificazione del territorio e dell’ambiente, facendo riferimento al dibattito in corso sui temi della riorganizzazione delle autonomie locali e della riforma della legislazione urbanistica. A tal fine è stata scelta la dimensione dell'istituzionalizzazione della disciplina attraverso le leggi, in particolare la legge 142/90 "Ordinamento delle autonomie locali", per due ragioni. La prima attiene alle origini della disciplina urbanistica in Italia: essa si afferma in quanto tale per la sua capacità di riproblematizzare la nuova complessità della questione urbana, componendo in un nuovo quadro teorico e strumentale i tradizionali saperi ottocenteschi e le relative categorie di efficienza e razionalità e si legittima nel consolidamento del proprio ruolo di governo, come strumento del primato dell'interesse pubblico. La seconda ragione fa riferimento alla tipica natura di politica pubblica cui ricondurre l'urbanistica: in quanto tale essa è oggetto dell'azione di governo degli attori istituzionali e quindi soggetta alle forme organizzative e di interazione degli stessi. Inoltre il principio di autonomia degli enti locali contenuto nella legge, se correttamente interpretato ed attuato, conduce alla definizione di una forma dei rapporti fra istituzioni, atti di governo e piani, che tende verso la deverticalizzazione del sistema delle decisioni a favore del dialogo e della cooperazione e pertanto un principio da cui partire per dare corso alla riforma della legislazione urbanistica nazionale.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2375937
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