In Pequod's Wake

Il capitolo introduttivo del volume che anticipa e accompagna le mostre su Pier Luigi Nervi – ad oggi cinque Bruxelles, Venezia, Roma, Torino, Copenhagen, nel 2012 sono altresì previste due, una a Losanna , l’altra a Barcellona)- costituisce la chiave di lettura fondamentale per chi ha avuta la responsabilità scientifica di un comitato internazionale – che comprende tra gli altri Joseph Abram e Barry Bergdoll – che quelle mostre, sempre diverse, ha gestito. La figura di Pier Nervi è tornata al centro, dopo deceni di silenzio, di una grandissima attenzione storiografica. Il saggio si propone di andar oltre le singole letture – spesso tropo frammentate e riduttive della figura dell’ingegnere di Sondrio e provarne a restituire la complessa e, a volte, contraddittoria figura. Il saggio, come il volume conosce da subito un’edizione inglese e francese, ha avuto numerosissime recensioni, è stato il centro di seminari che hanno viste coinvolte dall’Accademia dei Lincei a Roma all Accademie delle Scienze di Torino e Milano alle facoltà di Architettura, ultima quella di Copenhagen, dove è stato il punto di partenza del seminario scientifico che ha introdotto la mostra. Il dato scientifico più interessante è stato la lettura multi-disciplinare che ha avuto: oltre che da parte di storici non solo dell’architettura, ma dell’impresa, della costruzione, dell’ingegneria, da parte di progettisti, tecnici e scienziati delle costruzioni, tecnologi non solo dell’architettura. Il saggio è la base di partenza anche di molte ricerche, Il Prin 2008, di cui l’autore è il responsabile nazionale, programmi di ricerca di dottorato ( ad oggi sono state concluse quattro tesi di dottorato e i giovani ricercatori fanno ricerca tutti all’estero), programmi di ricerca finanziati da fondazioni ( in primis la Compagnia di San Paolo).