Il comitato scientifico del convegno è composto da Paolo Cornaglia (Politecnico di Torino), Elisabeth Kieven (Biblioteca Hertziana, Roma), Andrea Merlotti (Centro Studi, Consorzio Venaria Reale), Costanza Roggero (Politecnico di Torino), Cristina Ruggero (Biblioteca Hertziana, Roma), Alberto Vanelli (Direzione, Consorzio Venaria Reale). Il saggio esplora in primo luogo – sulla base delle fonti archivistiche locali e francesi e la letteratura critica - l’apporto di Michelangelo Garove nel bisecolare cantiere della residenza di Venaria Reale. E’ un intervento caratterizzato dalla radicale reimpostazione del complesso: grazie al volere della committenza e ai progetti dell’architetto-ingegnere la “villa” di ispirazione tardomanierista romana viene trasformata in un grande château, e guarnita di un grande giardino alla francese. L’episodio è inquadrato nella generale tendenza che proprio a cavallo tra fine Seicento e inizio Settecento vede nascere grandiosi complessi palatini in tutta Europa, sulla scia del modello dimensionale e funzionale di Versailles. Il testo approfondisce poi il rapporto tra le esigenze di una vita di corte più articolata e complessa e il programma architettonico e distributivo del palazzo, estendendo l’analisi anche alle altre soluzioni distributive concepite da Garove nell’ambito dell’architettura residenziale della nobiltà in Torino
Venaria Reale e le residenze nobiliari: architettura e distribuzionetra modelli francesi e tradizione seicentesca / Cornaglia, Paolo - In: Michelangelo Garove 1648 1713 Un architetto per Vittorio Amedeo IISTAMPA. - Roma : Campisano Editore srl, 2010. - ISBN 9788888168739. - pp. 157-172
Venaria Reale e le residenze nobiliari: architettura e distribuzionetra modelli francesi e tradizione seicentesca
CORNAGLIA, Paolo
2010
Abstract
Il comitato scientifico del convegno è composto da Paolo Cornaglia (Politecnico di Torino), Elisabeth Kieven (Biblioteca Hertziana, Roma), Andrea Merlotti (Centro Studi, Consorzio Venaria Reale), Costanza Roggero (Politecnico di Torino), Cristina Ruggero (Biblioteca Hertziana, Roma), Alberto Vanelli (Direzione, Consorzio Venaria Reale). Il saggio esplora in primo luogo – sulla base delle fonti archivistiche locali e francesi e la letteratura critica - l’apporto di Michelangelo Garove nel bisecolare cantiere della residenza di Venaria Reale. E’ un intervento caratterizzato dalla radicale reimpostazione del complesso: grazie al volere della committenza e ai progetti dell’architetto-ingegnere la “villa” di ispirazione tardomanierista romana viene trasformata in un grande château, e guarnita di un grande giardino alla francese. L’episodio è inquadrato nella generale tendenza che proprio a cavallo tra fine Seicento e inizio Settecento vede nascere grandiosi complessi palatini in tutta Europa, sulla scia del modello dimensionale e funzionale di Versailles. Il testo approfondisce poi il rapporto tra le esigenze di una vita di corte più articolata e complessa e il programma architettonico e distributivo del palazzo, estendendo l’analisi anche alle altre soluzioni distributive concepite da Garove nell’ambito dell’architettura residenziale della nobiltà in TorinoPubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2381009
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