Il volume “Il Teatro Regio di Torino da Carlo Mollino ad oggi” di cui Caterina Mele è coautrice, contiene i dati conclusivi della ricerca dell’unità del Politecnico di Torino, coordinata da Pier Giovanni Bardelli , del Programma Prin 2006 sul tema della “Costruzione dell’architettura in Italia nel dopoguerra (1945-65)” con responsabile scientifico nazionale Sergio Poretti. Il volume vuole essere un contributo alle sperimentazioni in atto volte alla ricomposizione, anche per singoli addendi, di una cultura del costruito che - attraverso l’indagine di un edificio che presenta caratteri di eccezionalità quale il Teatro Regio di Carlo Mollino in Torino – apre nuovi scenari interpretativi su quel vasto e multiforme patrimonio rappresentato dall’architettura del secondo dopoguerra. Tale patrimonio si configura come momento di sintesi tra istanze tecnologiche e formali ancora fortemente condizionate dall’eredità del Movimento Moderno e nuove ricerche espressive, sullo sfondo di una politica economica dominata, almeno in una prima fase dall’urgenza della ricostruzione post-bellica. Secondo un metodo di indagine ormai consolidato dagli autori che presenta i caratteri di una profonda interdisciplinarietà, il Teatro Regio viene analizzato sotto il profilo progettuale, costruttivo e tecnologico senza trascurare il ricorso alla storia sia documentale che materiale. Pertanto l’edificio- contestualizzato nel tessuto urbano torinese e nella storia di trasformazione che ha segnato la città – viene analizzato nelle sue diverse stagioni secondo il metodo anamnestico dai primi studi, con attenzione anche ai progetti precedenti a quello definitivo di Carlo Mollino, fino agli ultimi recenti interventi. Così, grazie anche alla possibilità di accedere ad un vasto patrimonio archivistico ed al continuo confronto da un lato con la cultura costruttiva del tempo e dall’altro con l’edificio stesso che ne costituisce l’esito architettonico, è stato possibile fare luce su aspetti tra loro intimamente correlati. Fra questi: il rapporto con la città, l’identità dell’edificio come luogo della rappresentazione a partire dal teatro di corte, le lunghe vicissitudini progettuali, la gestione del cantiere, la concezione strutturale ed acustica ed infine il profondo legame tra architettura ed interni analizzati anche sotto il profilo della decorazione e dell’arredo. In particolare il saggio di Caterina Mele , “Dal rogo del vecchio teatro al Regio di Carlo Mollino 1936-1973”, analizza le complesse vicende progettuali e cantieristiche della costruzione del nuovo teatro che hanno impegnato 40 anni di storia cittadina. L’accurata analisi di documenti e fotografie (molti dei quali inediti) delle varie fasi della ricostruzione e del cantiere, rintracciati in archivi pubblici e di impresa, confrontati con l’edificio realizzato, ha consentito di mettere in luce le notevoli problematiche costruttive, gli elementi architettonici peculiari dei diversi progetti posti in essere, le soluzioni tecnologiche innovative, il valore e le competenze dei professionisti coinvolti nell’intero processo.

DAL ROGO DEL VECCHIO TEATRO AL REGIO DI CARLO MOLLINO 1936-1973 / Mele, Caterina - In: IL TEATRO REGIO DA CARLO MOLLINO AD OGGI. CONSISTENZA MATERICA ED ESITO ARCHITETTONICO / BARDELLI P.G., GARDA E., MANGOSIO M., MELE C., OSTORERO C.. - STAMPA. - PALERMO : DARIO FLACCOVIO, 2010. - ISBN 9788877589309. - pp. 67-106

DAL ROGO DEL VECCHIO TEATRO AL REGIO DI CARLO MOLLINO 1936-1973

MELE, CATERINA
2010

Abstract

Il volume “Il Teatro Regio di Torino da Carlo Mollino ad oggi” di cui Caterina Mele è coautrice, contiene i dati conclusivi della ricerca dell’unità del Politecnico di Torino, coordinata da Pier Giovanni Bardelli , del Programma Prin 2006 sul tema della “Costruzione dell’architettura in Italia nel dopoguerra (1945-65)” con responsabile scientifico nazionale Sergio Poretti. Il volume vuole essere un contributo alle sperimentazioni in atto volte alla ricomposizione, anche per singoli addendi, di una cultura del costruito che - attraverso l’indagine di un edificio che presenta caratteri di eccezionalità quale il Teatro Regio di Carlo Mollino in Torino – apre nuovi scenari interpretativi su quel vasto e multiforme patrimonio rappresentato dall’architettura del secondo dopoguerra. Tale patrimonio si configura come momento di sintesi tra istanze tecnologiche e formali ancora fortemente condizionate dall’eredità del Movimento Moderno e nuove ricerche espressive, sullo sfondo di una politica economica dominata, almeno in una prima fase dall’urgenza della ricostruzione post-bellica. Secondo un metodo di indagine ormai consolidato dagli autori che presenta i caratteri di una profonda interdisciplinarietà, il Teatro Regio viene analizzato sotto il profilo progettuale, costruttivo e tecnologico senza trascurare il ricorso alla storia sia documentale che materiale. Pertanto l’edificio- contestualizzato nel tessuto urbano torinese e nella storia di trasformazione che ha segnato la città – viene analizzato nelle sue diverse stagioni secondo il metodo anamnestico dai primi studi, con attenzione anche ai progetti precedenti a quello definitivo di Carlo Mollino, fino agli ultimi recenti interventi. Così, grazie anche alla possibilità di accedere ad un vasto patrimonio archivistico ed al continuo confronto da un lato con la cultura costruttiva del tempo e dall’altro con l’edificio stesso che ne costituisce l’esito architettonico, è stato possibile fare luce su aspetti tra loro intimamente correlati. Fra questi: il rapporto con la città, l’identità dell’edificio come luogo della rappresentazione a partire dal teatro di corte, le lunghe vicissitudini progettuali, la gestione del cantiere, la concezione strutturale ed acustica ed infine il profondo legame tra architettura ed interni analizzati anche sotto il profilo della decorazione e dell’arredo. In particolare il saggio di Caterina Mele , “Dal rogo del vecchio teatro al Regio di Carlo Mollino 1936-1973”, analizza le complesse vicende progettuali e cantieristiche della costruzione del nuovo teatro che hanno impegnato 40 anni di storia cittadina. L’accurata analisi di documenti e fotografie (molti dei quali inediti) delle varie fasi della ricostruzione e del cantiere, rintracciati in archivi pubblici e di impresa, confrontati con l’edificio realizzato, ha consentito di mettere in luce le notevoli problematiche costruttive, gli elementi architettonici peculiari dei diversi progetti posti in essere, le soluzioni tecnologiche innovative, il valore e le competenze dei professionisti coinvolti nell’intero processo.
2010
9788877589309
IL TEATRO REGIO DA CARLO MOLLINO AD OGGI. CONSISTENZA MATERICA ED ESITO ARCHITETTONICO
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