L'Antique pour un moderne

Il testo esamina come nelle opere di Jacques-François Blondel, l'antico sia un termine mobile di confronto, oggetto di polemica ma anche controparte prestigiosa rispetto alla «architettura moderna» nazionale francese, di cui Blondel è uno dei più strutturati difensori. Nelle Maisons de Plaisance e nell'Architecture française, poniamo il problema della «modernità» dichiarata della prima opera, e di una dialettica tra storia ed erudizione che attraverse entrambe, ma soprattutto la seconda. Nel Cours, vasta e contraddittoria antologia di testi scritti tra il 1740 e gli anni sessanta, ci si interroga inoltre sul conflitto che separa il professore dell'Accademia da molti suoi alievi, divenuti concorrenti, da Le Roy a De Wailly. Our subject is the examination of the works of Jacques François Blondel, to try to understand how the antique has been a moving term of comparison, target of polemics but also prestigious counterpart to the “French modern architecture” that was the object of his writings. Thus in the Maisons de Plaisance can be considered the question of the “modernity” declared of the work; in l’Architecture Française, can be examined the role of history and of erudition. In the Cours d’Architecture, vast (and often contradictory) anthology bringing together texts written over the years 1740-60, we try to isolate the traces of a conflict, opened on the terrain of the Antique, which separated the professor of the Academy from his former students, become competitors, from Le Roy to de Wailly.