Negli ultimi anni in Italia, e nel territorio piemontese, sono nati numerosi parchi culturali. Il parco culturale è << un’area territoriale all’interno della quale vengono identificati e proposti itinerari turistico culturali su temi specifici>> Sino ad ora i parchi culturali sono sempre stati legati a territori sub-urbani di grande dimensione, ma, a mio avviso, gli stessi concetti possono essere utilizzati anche per la costituzione di parchi culturali su scala territoriale ridotta come quella di una città metropolitana. Uno dei maggiori problemi delle grandi città artistiche è quello di canalizzare l’attenzione dei turisti e dei residenti anche su quei beni culturali che non sono di per sé polarizzanti. Tali beni, spesso sottovalutati o trascurati, permettono una maggiore comprensione della storia e della città perché diffusi e radicati nel territorio cittadino. Il bene, da solo non è in grado di polarizzare l’attenzione del visitatore, ma se inserito all’interno di un contesto culturale più ampio può invece divenire un elemento di valore aggiunto per la città e il suo territorio. Inoltre la realtà urbana offre scenari molto differenti tra loro e spesso nascosti che possono, anzi devono, esser portati alla luce perché parte della cultura della città. Ho ritenuto, dunque, utile declinare uno strumento a carattere territoriale come il parco culturale alla scala urbana. Tale strumento consente una valorizzazione del tessuto edilizio e culturale dinamico e innovativo. Non si tratta, infatti, di una mera salvaguardia, ma di un’organizzazione attiva che agendo su determinati argomenti è in grado di valorizzare la città nei suoi vari aspetti osservandone per temi i contenuti. L’obiettivo della tesi è quindi quello di declinare uno strumento come il parco culturale alla scala metropolitana attraverso la realizzazione di un progetto pilota, Il parco culturale della Torino archeologica, che si pone nella sua organizzazione come modello replicabile per altre realtà metropolitane. Il testo è stato suddiviso in tre parti, di cui due volte alla definizione teorica del tema e una a un caso di progetto. La prima parte è dedicata alla definizione di parco culturale attraverso l’individuazione dei caratteri peculiari del parco e un’attenta riflessione su ciò che potremmo definire le matrici storiche del parco culturale: musei diffusi e parchi tematici. La seconda parte si concentra sulla declinazione dello strumento parco culturale alla scala metropolitana con un occhio di riguardo ai nuovi media. Infine, la terza parte del testo è dedicata al progetto pilota della Torino Archeologica.

IL PARCO CULTURALE METROPOLITANO / Margaria, MARIA MADDALENA. - (2012). [10.6092/polito/porto/2497032]

IL PARCO CULTURALE METROPOLITANO

MARGARIA, MARIA MADDALENA
2012

Abstract

Negli ultimi anni in Italia, e nel territorio piemontese, sono nati numerosi parchi culturali. Il parco culturale è << un’area territoriale all’interno della quale vengono identificati e proposti itinerari turistico culturali su temi specifici>> Sino ad ora i parchi culturali sono sempre stati legati a territori sub-urbani di grande dimensione, ma, a mio avviso, gli stessi concetti possono essere utilizzati anche per la costituzione di parchi culturali su scala territoriale ridotta come quella di una città metropolitana. Uno dei maggiori problemi delle grandi città artistiche è quello di canalizzare l’attenzione dei turisti e dei residenti anche su quei beni culturali che non sono di per sé polarizzanti. Tali beni, spesso sottovalutati o trascurati, permettono una maggiore comprensione della storia e della città perché diffusi e radicati nel territorio cittadino. Il bene, da solo non è in grado di polarizzare l’attenzione del visitatore, ma se inserito all’interno di un contesto culturale più ampio può invece divenire un elemento di valore aggiunto per la città e il suo territorio. Inoltre la realtà urbana offre scenari molto differenti tra loro e spesso nascosti che possono, anzi devono, esser portati alla luce perché parte della cultura della città. Ho ritenuto, dunque, utile declinare uno strumento a carattere territoriale come il parco culturale alla scala urbana. Tale strumento consente una valorizzazione del tessuto edilizio e culturale dinamico e innovativo. Non si tratta, infatti, di una mera salvaguardia, ma di un’organizzazione attiva che agendo su determinati argomenti è in grado di valorizzare la città nei suoi vari aspetti osservandone per temi i contenuti. L’obiettivo della tesi è quindi quello di declinare uno strumento come il parco culturale alla scala metropolitana attraverso la realizzazione di un progetto pilota, Il parco culturale della Torino archeologica, che si pone nella sua organizzazione come modello replicabile per altre realtà metropolitane. Il testo è stato suddiviso in tre parti, di cui due volte alla definizione teorica del tema e una a un caso di progetto. La prima parte è dedicata alla definizione di parco culturale attraverso l’individuazione dei caratteri peculiari del parco e un’attenta riflessione su ciò che potremmo definire le matrici storiche del parco culturale: musei diffusi e parchi tematici. La seconda parte si concentra sulla declinazione dello strumento parco culturale alla scala metropolitana con un occhio di riguardo ai nuovi media. Infine, la terza parte del testo è dedicata al progetto pilota della Torino Archeologica.
2012
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