L’ambito in cui si inserisce questo studio `e quello oggi molto dibattuto della ricerca di un equilibrio tra la spinta ad aumentare il peso delle fonti energeti- che rinnovabili, in questo caso l’idroelettrico, e la valutazione degli effetti dei prelievi idrici sull’ecosistema fluviale. L’obiettivo ricercato `e la costruzione di strumenti sia per la valutazione quantitativa del potenziale idroelettrico a scala regionale, relativamente alla regione Idrografica Piemonte e Valle d’Ao- sta, che come supporto alla pianificazione energetica di dettaglio per i bacini del Chisone e della Stura di Demonte. In questo quadro diventa fondamentale la conoscenza della disponibilit`a idri- ca lungo tutto il reticolo idrografico. Le analisi condotte partono dallo stato attuale della conoscenza della disponibilit`a idrica, utilizzando le misurazio- ni della portata media giornaliera in oltre 100 stazioni in Piemonte e Valle d’Aosta. Questa base dati `e stata analizzata e validata ottenendo 1381 anni- stazione in 123 stazioni di misura, e utilizzata per costruire le Curve di Durata delle Portate che consentono di valutare per quanto tempo `e dispo- nibile una certa portata in una sezione fluviale. In parallelo sono state analizzate le derivazioni per uso idroelettrico gi`a esi- stenti, con la finalit`a di valutarne l’influenza sul regime idrologico e sulle Curve di Durata. Queste informazioni consentiranno di gestire correttamen- te le fasi di pianificazione in un generico bacino. Lo studio ha permesso di sviluppare una metodologia per estendere le in- formazioni idrologiche necessarie per la costruzione della Curva di Durata nei punti del reticolo ove non `e presente una stazione di misura, tenendo debitamente conto delle eventuali derivazioni e restituzioni presenti. Nello specifico, sono state individuate delle relazioni che legano indicatori stati- stici della Curva di Durata ad alcune caratteristiche del bacino idrografico dette descrittori (per esempio l’area, la quota media, la precipitazione totale media annua, caratteristiche di vegetazione, ecc . . . ). La descrizione dettagliata delle caratteristiche di bacino lungo il reticolo permette di valutare in tutti i punti la Curva di Durata e quindi, in fase di pianificazione, fornisce gli strumenti per ottimizzare la producibilit`a elettrica minimizzando gli impatti sul corso d’acqua. Dopo una dettagliata analisi della letteratura (Capitolo 1) viene applicata la nuova metodologia ai bacini strumentati di Piemonte e Valle d’Aosta (Ca- pitoli 2 e 3), con particolare attenzione all’analisi delle derivazioni per uso idroelettrico (Capitolo 4). I risultati dell’analisi svolta (Capitoli 5 e 6) sono stati utilizzati per la valutazione della risorsa idrica piemontese nel progetto RENERFOR.

Analisi regionale delle curve di durata delle portate nel Nord-Ovest d’Italia / Borra, Stefania. - (2012).

Analisi regionale delle curve di durata delle portate nel Nord-Ovest d’Italia

BORRA, STEFANIA
2012

Abstract

L’ambito in cui si inserisce questo studio `e quello oggi molto dibattuto della ricerca di un equilibrio tra la spinta ad aumentare il peso delle fonti energeti- che rinnovabili, in questo caso l’idroelettrico, e la valutazione degli effetti dei prelievi idrici sull’ecosistema fluviale. L’obiettivo ricercato `e la costruzione di strumenti sia per la valutazione quantitativa del potenziale idroelettrico a scala regionale, relativamente alla regione Idrografica Piemonte e Valle d’Ao- sta, che come supporto alla pianificazione energetica di dettaglio per i bacini del Chisone e della Stura di Demonte. In questo quadro diventa fondamentale la conoscenza della disponibilit`a idri- ca lungo tutto il reticolo idrografico. Le analisi condotte partono dallo stato attuale della conoscenza della disponibilit`a idrica, utilizzando le misurazio- ni della portata media giornaliera in oltre 100 stazioni in Piemonte e Valle d’Aosta. Questa base dati `e stata analizzata e validata ottenendo 1381 anni- stazione in 123 stazioni di misura, e utilizzata per costruire le Curve di Durata delle Portate che consentono di valutare per quanto tempo `e dispo- nibile una certa portata in una sezione fluviale. In parallelo sono state analizzate le derivazioni per uso idroelettrico gi`a esi- stenti, con la finalit`a di valutarne l’influenza sul regime idrologico e sulle Curve di Durata. Queste informazioni consentiranno di gestire correttamen- te le fasi di pianificazione in un generico bacino. Lo studio ha permesso di sviluppare una metodologia per estendere le in- formazioni idrologiche necessarie per la costruzione della Curva di Durata nei punti del reticolo ove non `e presente una stazione di misura, tenendo debitamente conto delle eventuali derivazioni e restituzioni presenti. Nello specifico, sono state individuate delle relazioni che legano indicatori stati- stici della Curva di Durata ad alcune caratteristiche del bacino idrografico dette descrittori (per esempio l’area, la quota media, la precipitazione totale media annua, caratteristiche di vegetazione, ecc . . . ). La descrizione dettagliata delle caratteristiche di bacino lungo il reticolo permette di valutare in tutti i punti la Curva di Durata e quindi, in fase di pianificazione, fornisce gli strumenti per ottimizzare la producibilit`a elettrica minimizzando gli impatti sul corso d’acqua. Dopo una dettagliata analisi della letteratura (Capitolo 1) viene applicata la nuova metodologia ai bacini strumentati di Piemonte e Valle d’Aosta (Ca- pitoli 2 e 3), con particolare attenzione all’analisi delle derivazioni per uso idroelettrico (Capitolo 4). I risultati dell’analisi svolta (Capitoli 5 e 6) sono stati utilizzati per la valutazione della risorsa idrica piemontese nel progetto RENERFOR.
2012
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