Il posizionamento NRTK (Network Real Time Kinematic) è oggi una tecnica molto comune non solo nell’ambito delle applicazioni geomatiche. Fin dalla sua apparizione, avvenuta oltre 10 anni fa, un numero crescente di persone ha infatti iniziato ad utilizzare questo tipo di posizionamento anche per il controllo delle flotte di veicoli, per l'agricoltura di precisione, per il monitoraggio del territorio e per altri svariati utilizzi. Anche per supportare questi utenti le reti NRTK offrono servizi per il posizionamento in tempo reale, permettendo di ottenere precisioni che dipendono principalmente dalla strumentazione utilizzata. Nel posizionamento RTK, se le stazioni hanno interdistanza media di 35-50 km si raggiungono precisioni centimetriche. Ma come cambia la precisione di posizionamento se aumenta l’interdistanza tra le stazioni permanenti? Una minor precisione può essere interessante anche per applicazioni non tipicamente geodetiche? Può un servizio di satelliti geostazionari, come EGNOS, essere una valida alternativa al posizionamento di rete con strumenti di medio-basso costo? Queste sono solo alcune delle domande alle quali, all’interno del progetto di ricerca PRIN2008 “Il nuovo sistema di riferimento geodetico italiano: monitoraggio continuo e applicazioni alla gestione e al controllo del territorio”, gli autori hanno cercato di rispondere con il lavoro che qui viene proposto. A tal proposito nelle varie sperimentazioni eseguite per diversi mesi si è analizzato il comportamento in rete di strumenti sia geodetici (doppia frequenza e doppia costellazione) che GIS (singola frequenza e doppia costellazione), prodotti dalle principali Ditte costruttrici. Allo scopo si sono realizzate tre reti NRTK. Una prima rete con interdistanze comuni alle tradizionali reti regionali Italiane (50-60 km), una seconda con passo tipico della Rete Dinamica Nazionale (100 km) ed infine una rete con maglie di circa 150 km. Sugli strumenti geodetici, è stato analizzato il posizionamento GNSS di rete utilizzando differenti tipologie di correzioni differenziali come la Master Auxiliary Concept (MAC), Virtual Reference Station (VRS) e Flächen Korrektur Parameter (FKP). Per i ricevitori GIS si sono utilizzate le correzioni VRS, le nearest (NRT) e la correzione d’area EGNOS. Il lavoro mostra i risultati ed i confronti del posizionamento eseguito con questi ricevitori all’interno delle varie reti e nelle varie modalità di utilizzo. Tutte le prove sono state svolte posizionando i ricevitori rover su un punto noto per poter verificare le precisioni effettivamente conseguite, considerando sessioni di 24 ore di durata in modo da rendere i risultati indipendenti dalla geometria della costellazione, pienamente comparabili tra loro.

La Rete Dinamica Nazionale in scenari di un possibile utilizzo in tempo reale / Dabove, Paolo; DE AGOSTINO, Mattia; Manzino, Ambrogio. - STAMPA. - (2012), pp. 35-35. (Intervento presentato al convegno I GNSS: dall'inquadramento al rilievo di dettaglio tenutosi a Modena nel 12 - 14 settembre 2012).

La Rete Dinamica Nazionale in scenari di un possibile utilizzo in tempo reale

DABOVE, PAOLO;DE AGOSTINO, MATTIA;MANZINO, AMBROGIO
2012

Abstract

Il posizionamento NRTK (Network Real Time Kinematic) è oggi una tecnica molto comune non solo nell’ambito delle applicazioni geomatiche. Fin dalla sua apparizione, avvenuta oltre 10 anni fa, un numero crescente di persone ha infatti iniziato ad utilizzare questo tipo di posizionamento anche per il controllo delle flotte di veicoli, per l'agricoltura di precisione, per il monitoraggio del territorio e per altri svariati utilizzi. Anche per supportare questi utenti le reti NRTK offrono servizi per il posizionamento in tempo reale, permettendo di ottenere precisioni che dipendono principalmente dalla strumentazione utilizzata. Nel posizionamento RTK, se le stazioni hanno interdistanza media di 35-50 km si raggiungono precisioni centimetriche. Ma come cambia la precisione di posizionamento se aumenta l’interdistanza tra le stazioni permanenti? Una minor precisione può essere interessante anche per applicazioni non tipicamente geodetiche? Può un servizio di satelliti geostazionari, come EGNOS, essere una valida alternativa al posizionamento di rete con strumenti di medio-basso costo? Queste sono solo alcune delle domande alle quali, all’interno del progetto di ricerca PRIN2008 “Il nuovo sistema di riferimento geodetico italiano: monitoraggio continuo e applicazioni alla gestione e al controllo del territorio”, gli autori hanno cercato di rispondere con il lavoro che qui viene proposto. A tal proposito nelle varie sperimentazioni eseguite per diversi mesi si è analizzato il comportamento in rete di strumenti sia geodetici (doppia frequenza e doppia costellazione) che GIS (singola frequenza e doppia costellazione), prodotti dalle principali Ditte costruttrici. Allo scopo si sono realizzate tre reti NRTK. Una prima rete con interdistanze comuni alle tradizionali reti regionali Italiane (50-60 km), una seconda con passo tipico della Rete Dinamica Nazionale (100 km) ed infine una rete con maglie di circa 150 km. Sugli strumenti geodetici, è stato analizzato il posizionamento GNSS di rete utilizzando differenti tipologie di correzioni differenziali come la Master Auxiliary Concept (MAC), Virtual Reference Station (VRS) e Flächen Korrektur Parameter (FKP). Per i ricevitori GIS si sono utilizzate le correzioni VRS, le nearest (NRT) e la correzione d’area EGNOS. Il lavoro mostra i risultati ed i confronti del posizionamento eseguito con questi ricevitori all’interno delle varie reti e nelle varie modalità di utilizzo. Tutte le prove sono state svolte posizionando i ricevitori rover su un punto noto per poter verificare le precisioni effettivamente conseguite, considerando sessioni di 24 ore di durata in modo da rendere i risultati indipendenti dalla geometria della costellazione, pienamente comparabili tra loro.
2012
9788890591785
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