Nella distribuzione degli appartamenti delle residenze di corte e nobiliari la destinazione di uno spazio al consumare pranzi e cene diviene fatto abituale nel XVIII secolo. I trattati di architettura, come quello di Jacques François Blondel (1737), ne mostrano esempi in una generale specializzazione funzionale degli ambienti, qualità preziosa del periodo. Gli studi compiuti negli ultimi dieci anni nelle residenze della corte sabauda, basati sull’analisi degli inventari e del materiale documentario, superando le attuali denominazioni legate alla fase ottocentesca di vita delle residenze o il black-out dovuto al loro abbandono, hanno individuato spazi destinati a queste funzioni, ad esempio, nell’appartamento d’estate del Palazzo Reale di Torino e nella reggia di Venaria Reale. Fonti come il Cerimoniale del 1732 o il diario degli avvenimenti ufficiali di corte hanno consentito inoltre di analizzare la destinazione dei grandi ambienti delle residenze per banchetti in specifiche occasioni.

«Camera della tavola», «sala del pranzo», «camera da mangiare», «sale à manger»: la distribuzione degli appartamenti e gli spazi per pranzi e banchetti nel XVIII secolo / Cornaglia, Paolo. - STAMPA. - (2013), pp. 267-286. (Intervento presentato al convegno Le tavole di corte tra Cinquecento e Settecento tenutosi a Venaria Reale (TO) nel 4-5 dicembre 2009).

«Camera della tavola», «sala del pranzo», «camera da mangiare», «sale à manger»: la distribuzione degli appartamenti e gli spazi per pranzi e banchetti nel XVIII secolo

CORNAGLIA, Paolo
2013

Abstract

Nella distribuzione degli appartamenti delle residenze di corte e nobiliari la destinazione di uno spazio al consumare pranzi e cene diviene fatto abituale nel XVIII secolo. I trattati di architettura, come quello di Jacques François Blondel (1737), ne mostrano esempi in una generale specializzazione funzionale degli ambienti, qualità preziosa del periodo. Gli studi compiuti negli ultimi dieci anni nelle residenze della corte sabauda, basati sull’analisi degli inventari e del materiale documentario, superando le attuali denominazioni legate alla fase ottocentesca di vita delle residenze o il black-out dovuto al loro abbandono, hanno individuato spazi destinati a queste funzioni, ad esempio, nell’appartamento d’estate del Palazzo Reale di Torino e nella reggia di Venaria Reale. Fonti come il Cerimoniale del 1732 o il diario degli avvenimenti ufficiali di corte hanno consentito inoltre di analizzare la destinazione dei grandi ambienti delle residenze per banchetti in specifiche occasioni.
2013
9788878708679
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