L’operato di Juvarra si colloca del tutto all’interno del dibattito settecentesco sul ruolo dell’architetto in merito alla progettazione dei giardini (si vedano i trattati di Antoine Joseph Dezallier d’Argenville, 1709, Charles d’Aviler, 1710, Jacques François Blondel, 1737, 1752, 1773), manifestando un costante interesse per il tema, anche se non diventa un terreno principale di riflessione. Juvarra si misura con la progettazione dei giardini lungo tutta la sua carriera, ribadendo questa attività non come una branca specifica ma, invece, come una delle prerogative dell’architetto. Bisogna però sottolineare che, specialmente nelle opere più giovanili, il debito con i decenni precedenti e una certa mancanza di aggiornamento – che invece un professionista “dedicato” avrebbe avuto – risultano cose evidenti. Se questo accade nei progetti degli anni romani e nel progetto per il Palazzo Reale di Messina, più aggiornate appaiono le proposte per le ville lucchesi e il castello De Villa a Villastellone (To). Nel complesso di Venaria Reale i grandi ampliamenti e allestimenti dei giardini avvengono proprio negli anni in cui Juvarra realizza grandi interventi anche direttamente legati al parco, come la grande Citroniera o la grande cancellata al viale dei sicomori. Se è difficile individuare la mano del messinese nel disegno specifico dei parterres (anche se gli “appartamenti verdi” sono presenti negli schizzi per la Citroniera), in un procedere sotto alla direzione di Henri Duparc, Intendente ai giardini, chiaro è il contributo per il labirinto. E’ infatti di concezione juvarriana il padiglione centrale di questo settore dei giardini, dalle forme concavo-convesse, echeggiato in alcuni schizzi ma soprattutto documentato in un disegno del II volume di schizzi conservato presso il Palazzo Madama di Torino. Finora non identificato e a volte interpretato come tiburio di edificio religioso, nell’ambito di questo studio è stato possibile identificarlo, con certezza, come progetto per il casino del labirinto.

Juvarra e l’architettura dei giardini. Il padiglione del labirinto a Venaria Reale / Cornaglia, Paolo - In: Filippo Juvarra 1678-1736, architetto dei Savoia, architetto in Europa / Cornaglia P., Merlotti A., Roggero C.. - STAMPA. - Roma : Campisano Editore, 2014. - ISBN 9788898229147. - pp. 111-126

Juvarra e l’architettura dei giardini. Il padiglione del labirinto a Venaria Reale

CORNAGLIA, Paolo
2014

Abstract

L’operato di Juvarra si colloca del tutto all’interno del dibattito settecentesco sul ruolo dell’architetto in merito alla progettazione dei giardini (si vedano i trattati di Antoine Joseph Dezallier d’Argenville, 1709, Charles d’Aviler, 1710, Jacques François Blondel, 1737, 1752, 1773), manifestando un costante interesse per il tema, anche se non diventa un terreno principale di riflessione. Juvarra si misura con la progettazione dei giardini lungo tutta la sua carriera, ribadendo questa attività non come una branca specifica ma, invece, come una delle prerogative dell’architetto. Bisogna però sottolineare che, specialmente nelle opere più giovanili, il debito con i decenni precedenti e una certa mancanza di aggiornamento – che invece un professionista “dedicato” avrebbe avuto – risultano cose evidenti. Se questo accade nei progetti degli anni romani e nel progetto per il Palazzo Reale di Messina, più aggiornate appaiono le proposte per le ville lucchesi e il castello De Villa a Villastellone (To). Nel complesso di Venaria Reale i grandi ampliamenti e allestimenti dei giardini avvengono proprio negli anni in cui Juvarra realizza grandi interventi anche direttamente legati al parco, come la grande Citroniera o la grande cancellata al viale dei sicomori. Se è difficile individuare la mano del messinese nel disegno specifico dei parterres (anche se gli “appartamenti verdi” sono presenti negli schizzi per la Citroniera), in un procedere sotto alla direzione di Henri Duparc, Intendente ai giardini, chiaro è il contributo per il labirinto. E’ infatti di concezione juvarriana il padiglione centrale di questo settore dei giardini, dalle forme concavo-convesse, echeggiato in alcuni schizzi ma soprattutto documentato in un disegno del II volume di schizzi conservato presso il Palazzo Madama di Torino. Finora non identificato e a volte interpretato come tiburio di edificio religioso, nell’ambito di questo studio è stato possibile identificarlo, con certezza, come progetto per il casino del labirinto.
2014
9788898229147
Filippo Juvarra 1678-1736, architetto dei Savoia, architetto in Europa
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