Un secolo e mezzo di storia di artisti nel castello di Rivara nel Canavese, dalla Scuola di paesaggio 'en plein air' a oggi, è questo il filo rosso che attraversa l'esperienza dell'atelier di restauro: la storia di un castello di origine medievale, la trasformazione di preesistenze in villa neobarocca per mano di Alfredo d'Andrade, il cenacolo di artisti che vi s'insedia, l'arte contemporanea ospitata nel complesso per iniziativa dell'attuale proprietario. E' una narrazione corale che vede le più rigorose metodologie di approccio alla conservazione accostate all'inventiva di un progetto innovativo che anima la valorizzazione e i nuovi usi. Un filo rosso pervasivo, permeabile, tra interno ed esterno, tra l'assetto di sale, segnate dal tempo, e le installazioni colorate, tra ruderi rivitalizzati e stanze verdi del parco museo, dove anche le tecniche impiantistiche diventano occasione d'arte. Un atelier che va oltre la mera esercitazione accademica per comprendere come l'arte di conservare un palinsesto storico si armonizzi con l'arte contemporanea, in una continuità che conferisce al complesso un'identità forte e tale da poter diventare un momento propulsore di una più ampia valorizzazione del territorio. Volume nella Collana 'Paesi & Paesaggi. Odeporico nei luoghi del Canavese' diretta da M.A. Giusti, Edizioni ETS. Politecnico di Torino - Dipartimento di Architettura e Design e Castello di Rivara, Centro d'Arte Contemporanea.

Arte di Conservare / Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara / Giusti, MARIA ADRIANA; Naretto, Monica. - STAMPA. - (2014), pp. 1-152.

Arte di Conservare / Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara

GIUSTI, MARIA ADRIANA;NARETTO, MONICA
2014

Abstract

Un secolo e mezzo di storia di artisti nel castello di Rivara nel Canavese, dalla Scuola di paesaggio 'en plein air' a oggi, è questo il filo rosso che attraversa l'esperienza dell'atelier di restauro: la storia di un castello di origine medievale, la trasformazione di preesistenze in villa neobarocca per mano di Alfredo d'Andrade, il cenacolo di artisti che vi s'insedia, l'arte contemporanea ospitata nel complesso per iniziativa dell'attuale proprietario. E' una narrazione corale che vede le più rigorose metodologie di approccio alla conservazione accostate all'inventiva di un progetto innovativo che anima la valorizzazione e i nuovi usi. Un filo rosso pervasivo, permeabile, tra interno ed esterno, tra l'assetto di sale, segnate dal tempo, e le installazioni colorate, tra ruderi rivitalizzati e stanze verdi del parco museo, dove anche le tecniche impiantistiche diventano occasione d'arte. Un atelier che va oltre la mera esercitazione accademica per comprendere come l'arte di conservare un palinsesto storico si armonizzi con l'arte contemporanea, in una continuità che conferisce al complesso un'identità forte e tale da poter diventare un momento propulsore di una più ampia valorizzazione del territorio. Volume nella Collana 'Paesi & Paesaggi. Odeporico nei luoghi del Canavese' diretta da M.A. Giusti, Edizioni ETS. Politecnico di Torino - Dipartimento di Architettura e Design e Castello di Rivara, Centro d'Arte Contemporanea.
2014
9788846740038
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