Il progetto inizia a generare effetti sul mondo ben prima di venire assunto entro uno schema di esecutività e di azioni produttive. Esso incide sulla decisione stessa che lo autorizza, che lo avalla e lo porta al cantiere: questa dimensione della produzione progettuale è parte integrante del lavoro architettonico e ne rappresenta la componente strategica. Il testo Documentalità di Ferraris ci aiuta a mettere a fuoco meglio alcuni aspetti di tale dimensione, considerando il progetto come opera di iscrizioni. Gli architetti producono “lettera”: il progetto è un sistema composto di disegni, rilievi, contratti, timbri e firme, fotografie, video, ecc. Il progetto di architettura, più che generare per omologie e rispecchimenti le cose costruite, è reale in sé, nel senso in cui lo sono gli oggetti sociali di cui parla Ferraris. Il progetto (che è l’unico prodotto non mediato degli architetti) traccia non solo le condizioni di relazione tra attori, ma agisce sulla consistenza, sul peso di tutti gli attori all’interno di un processo che porta a una trasformazone fisica. Il processo di costruzione documentale è un progetto di architettura in sé, che si riflette solo per via indiretta sulla costruzione materiale delle cose.

Il progetto come costruzione sociale e trasformazione fisica. Alcune tracce torinesi / Armando, Alessandro - In: Architettura e Realismo / Malcovati S., Visconti F., Caja M., Capozzi R., Fusco G.. - STAMPA. - S. Arcangelo di Romagna : Maggioli, 2013. - ISBN 9788838762321. - pp. 143-154

Il progetto come costruzione sociale e trasformazione fisica. Alcune tracce torinesi

ARMANDO, ALESSANDRO
2013

Abstract

Il progetto inizia a generare effetti sul mondo ben prima di venire assunto entro uno schema di esecutività e di azioni produttive. Esso incide sulla decisione stessa che lo autorizza, che lo avalla e lo porta al cantiere: questa dimensione della produzione progettuale è parte integrante del lavoro architettonico e ne rappresenta la componente strategica. Il testo Documentalità di Ferraris ci aiuta a mettere a fuoco meglio alcuni aspetti di tale dimensione, considerando il progetto come opera di iscrizioni. Gli architetti producono “lettera”: il progetto è un sistema composto di disegni, rilievi, contratti, timbri e firme, fotografie, video, ecc. Il progetto di architettura, più che generare per omologie e rispecchimenti le cose costruite, è reale in sé, nel senso in cui lo sono gli oggetti sociali di cui parla Ferraris. Il progetto (che è l’unico prodotto non mediato degli architetti) traccia non solo le condizioni di relazione tra attori, ma agisce sulla consistenza, sul peso di tutti gli attori all’interno di un processo che porta a una trasformazone fisica. Il processo di costruzione documentale è un progetto di architettura in sé, che si riflette solo per via indiretta sulla costruzione materiale delle cose.
2013
9788838762321
Architettura e Realismo
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