La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei con esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. Viene promossa e finanziata oltre che dalla Commissione Europea, dalla Fondazione Marie Curie con il sostegno della Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e il contributo e di numerose altre fondazioni bancarie e della Camera di Commercio, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. IL Dipartimento Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino ha partecipato per la città di Cuneo con una Mostra e “ Caffè scientifico” sotto la responsabilità scientifica del prof. D.Regis Lo stand allestito presso l’Università di Cuneo, presenta gli esiti delle attività sviluppate nel corso degli Atelier multidisciplinari di Progettazione architettonica del Politecnico di Torino, in merito al recupero della borgata di Campofei di Castelmagno. Il recupero delle borgate appare oggi come una nuova frontiera, un grande laboratorio per la sostenibilità: progetti, scenari e un cantiere didattico per le terre alte. La bellezza del patrimonio paesistico e architettonico italiano che ci riconosce la comunità internazionale è data anche da una straordinaria varietà e quantità di piccoli centri, borgate e frazioni specie nell’arco alpino, tra le montagne un tempo più antropizzate del mondo. Il recupero delle borgate (a volte in completo abbandono) appare oggi come una nuova frontiera, un grande laboratorio per la sostenibilità, a partire dal risparmio dell'uso del suolo, specie in un territorio così prezioso e fragile. In Piemonte casi come quello di Paraloup, unico progetto italiano premiato all'XI Conferenza delle Alpi nel 2011 (Premio Konstructiv per costruzioni e ristrutturazioni sostenibili) e vincitore del Premio Gubbio 2012 premio Bandiera verde di Lega Ambiente, e di Ostana, di Ghesc, sono solo alcuni esempi della possibilità di riportare vita nei luoghi dell'abbandono e insieme i segni del contemporaneo in un dialogo fitto tra storia e progetto, che interpella le capacità teoriche, critiche e tecniche dell'architettura e del paesaggio.
Recupero del patrimonio Alpino / La Notte dei ricercatori 9°edizione / Regis, Daniele. - (2014).
Recupero del patrimonio Alpino / La Notte dei ricercatori 9°edizione
REGIS, DANIELE
2014
Abstract
La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei con esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. Viene promossa e finanziata oltre che dalla Commissione Europea, dalla Fondazione Marie Curie con il sostegno della Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e il contributo e di numerose altre fondazioni bancarie e della Camera di Commercio, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. IL Dipartimento Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino ha partecipato per la città di Cuneo con una Mostra e “ Caffè scientifico” sotto la responsabilità scientifica del prof. D.Regis Lo stand allestito presso l’Università di Cuneo, presenta gli esiti delle attività sviluppate nel corso degli Atelier multidisciplinari di Progettazione architettonica del Politecnico di Torino, in merito al recupero della borgata di Campofei di Castelmagno. Il recupero delle borgate appare oggi come una nuova frontiera, un grande laboratorio per la sostenibilità: progetti, scenari e un cantiere didattico per le terre alte. La bellezza del patrimonio paesistico e architettonico italiano che ci riconosce la comunità internazionale è data anche da una straordinaria varietà e quantità di piccoli centri, borgate e frazioni specie nell’arco alpino, tra le montagne un tempo più antropizzate del mondo. Il recupero delle borgate (a volte in completo abbandono) appare oggi come una nuova frontiera, un grande laboratorio per la sostenibilità, a partire dal risparmio dell'uso del suolo, specie in un territorio così prezioso e fragile. In Piemonte casi come quello di Paraloup, unico progetto italiano premiato all'XI Conferenza delle Alpi nel 2011 (Premio Konstructiv per costruzioni e ristrutturazioni sostenibili) e vincitore del Premio Gubbio 2012 premio Bandiera verde di Lega Ambiente, e di Ostana, di Ghesc, sono solo alcuni esempi della possibilità di riportare vita nei luoghi dell'abbandono e insieme i segni del contemporaneo in un dialogo fitto tra storia e progetto, che interpella le capacità teoriche, critiche e tecniche dell'architettura e del paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2579945
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