Il contributo proposto intende indagare sull’eredità materiale di quel vasto patrimonio edilizio rappresentato dalle case economiche popolari costruite in Torino sia su committenza pubblica (Gescal, Ina casa, IACP) che privata. Tale patrimonio - nato con l’intento di sopperire a un momento di urgenza, per far fronte al fenomeno dell’urbanesimo che ha visto Torino, nel momento della sua massima espansione industriale, quasi raddoppiare la sua popolazione – rappresenta oggi una testimonianza emblematica per quanto riguarda lo studio dell’evoluzione delle tecniche costruttive e dei modelli abitativi e pone non pochi interrogativi in relazione al suo attuale riutilizzo anche a fronte di profili di utenza in continua trasformazione. In particolare lo studio intende approfondire il rapporto fra ricerca architettonica “di punta” spesso mutuata dalle più aggiornate esperienze nord europee e permanenza di magisteri e modi costruttivi profondamente radicati nella tradizione locale. Particolare attenzione è dedicata allo studio delle differenti modalità di accettazione del modello da parte dei diversi gruppi di utenza, al rapporto con la città e all’interazione fra tecniche e brevetti di industrializzazione e caratteri distributivi degli edifici al fine di poter ipotizzare delle linee guida per il governo delle trasformazioni.

Alcuni esempi di edilizia sociale industrializzata a Torino / Garda, Emilia Maria - In: Valigie di cartone e case di cemento. Industrializzazione e cantiere a Torino nel secondo novecento / Emilia Garda, Marika Mangosio, Caterina Mele, Carlo Ostorero. - STAMPA. - Torino : Celid, 2015. - ISBN 978-88-6789-008-8. - pp. 97-127

Alcuni esempi di edilizia sociale industrializzata a Torino

GARDA, Emilia Maria
2015

Abstract

Il contributo proposto intende indagare sull’eredità materiale di quel vasto patrimonio edilizio rappresentato dalle case economiche popolari costruite in Torino sia su committenza pubblica (Gescal, Ina casa, IACP) che privata. Tale patrimonio - nato con l’intento di sopperire a un momento di urgenza, per far fronte al fenomeno dell’urbanesimo che ha visto Torino, nel momento della sua massima espansione industriale, quasi raddoppiare la sua popolazione – rappresenta oggi una testimonianza emblematica per quanto riguarda lo studio dell’evoluzione delle tecniche costruttive e dei modelli abitativi e pone non pochi interrogativi in relazione al suo attuale riutilizzo anche a fronte di profili di utenza in continua trasformazione. In particolare lo studio intende approfondire il rapporto fra ricerca architettonica “di punta” spesso mutuata dalle più aggiornate esperienze nord europee e permanenza di magisteri e modi costruttivi profondamente radicati nella tradizione locale. Particolare attenzione è dedicata allo studio delle differenti modalità di accettazione del modello da parte dei diversi gruppi di utenza, al rapporto con la città e all’interazione fra tecniche e brevetti di industrializzazione e caratteri distributivi degli edifici al fine di poter ipotizzare delle linee guida per il governo delle trasformazioni.
2015
978-88-6789-008-8
Valigie di cartone e case di cemento. Industrializzazione e cantiere a Torino nel secondo novecento
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