Più di quarant’anni fa, Henri Lefebvre scriveva che la rivoluzione o sarà urbana o non sarà. Riferimenti a Lefebvre ricorrono in molte analisi delle Primavere arabe, evidenziando il carattere necessariamente urbano degli eventi rivoluzionari del 2011. Tali letture vedono la città come il luogo privilegiato dell’azione politica, in cui gli spazi pubblici riemergono come simboli di una rinnovata vitalità politica e sociale. Partendo dai risultati di un’indagine empirica della durata di tre settimane nella primavera del 2013, il contributo presenta i principali spazi pubblici del centro di Tunisi dove i più rilevanti eventi della Rivoluzione del 2011 hanno avuto luogo. Lasciandosi ispirare dai principi teorico-metodologici della non-representational theory, gli autori seguono le pratiche quotidiane nel loro svolgimento e registrano le emozioni, i significati, le immagini e le memorie associate agli spazi maggiormente simbolici della Rivoluzione. Il contributo ha l’obiettivo di identificare i segni di un cambiamento nella percezione e nell’uso degli spazi pubblici urbani che da spazi di ingiustizia, disuguaglianza e oppressione vengono oggi percepiti e vissuti come spazi di contestazione, apertura e possibilità.

SPAZI POST-RIVOLUZIONARI. AL CENTRO DI TUNISI, DUE ANNI DOPO LA RIVOLUZIONE / Governa, Francesca; Puttilli, M.. - In: RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA. - ISSN 0035-6697. - STAMPA. - 123(2016), pp. 37-54.

SPAZI POST-RIVOLUZIONARI. AL CENTRO DI TUNISI, DUE ANNI DOPO LA RIVOLUZIONE

GOVERNA, FRANCESCA;
2016

Abstract

Più di quarant’anni fa, Henri Lefebvre scriveva che la rivoluzione o sarà urbana o non sarà. Riferimenti a Lefebvre ricorrono in molte analisi delle Primavere arabe, evidenziando il carattere necessariamente urbano degli eventi rivoluzionari del 2011. Tali letture vedono la città come il luogo privilegiato dell’azione politica, in cui gli spazi pubblici riemergono come simboli di una rinnovata vitalità politica e sociale. Partendo dai risultati di un’indagine empirica della durata di tre settimane nella primavera del 2013, il contributo presenta i principali spazi pubblici del centro di Tunisi dove i più rilevanti eventi della Rivoluzione del 2011 hanno avuto luogo. Lasciandosi ispirare dai principi teorico-metodologici della non-representational theory, gli autori seguono le pratiche quotidiane nel loro svolgimento e registrano le emozioni, i significati, le immagini e le memorie associate agli spazi maggiormente simbolici della Rivoluzione. Il contributo ha l’obiettivo di identificare i segni di un cambiamento nella percezione e nell’uso degli spazi pubblici urbani che da spazi di ingiustizia, disuguaglianza e oppressione vengono oggi percepiti e vissuti come spazi di contestazione, apertura e possibilità.
2016
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2639273