Scopo dello studio: Per svolgere un’audiometria vocale con elevata accuratezza nei risultati, è essenziale fare uso di materiale vocale con caratteristiche ben definite. Questo lavoro ha lo scopo di presentare la procedura di valutazione ed ottimizzazione di un test a matrice per la lingua Italiana in due versioni: quella estesa in cui le frasi sono composte da cinque parole e quella semplificata in cui si considerano solo tre vocaboli. Il test proposto ha il vantaggio di essere basato su una procedura che rende le misurazioni della soglia di percezione in presenza di rumore di competizione (speech reception threshold, SRT) ripetibili e confrontabili con i risultati ottenuti per altre lingue, ed adatte all’uso con soggetti adulti e bambini. Metodi: Lo sviluppo del test a matrice per la lingua Italiana comprende la selezione, l’ottimizzazione e la valutazione del materiale vocale in accordo con le procedure stabilite per altre lingue. Il materiale vocale del test è composto da una matrice di 50 parole (10 nomi, 10 verbi, 10 numerali, 10 oggetti, 10 qualificativi) a partire dalla quale vengono generate frasi sintatticamente corrette ma semanticamente imprevedibili (es. Sofia vede cinque bottiglie utili). Nella versione semplificata è stata utilizzata una sotto-matrice costituita da 21 delle 50 parole originarie (7 numerali, 7 oggetti, 7 qualificativi). Risultati: Il principio seguito per ottimizzare il test si riferisce all’individuazione della pendenza della funzione di riconoscimento e alla definizione dell’omogeneità del materiale vocale. La fase di valutazione delle misurazioni svolte, invece, è stata volta a identificare la comparabilità tra le liste di frasi utilizzate sia nella versione estesa sia in quella semplificata del test. La SRT media tra tutte le liste è stata definita in termini di rapporto segnale rumore (SNR) per raggiungere il 50% di intelligibilità. Le SRT che ne sono risultate sono state di -7,3 e -8,0 dB SNR per la versione estesa e semplificata, rispettivamente. La deviazione tipo tra le liste di frasi è risultata di 0,2 dB per entrambe le versioni del test, ovvero è risultata essere inferiore alla deviazione tipo osservata nel confronto dei risultati ottenuti con diversi soggetti (0,8 dB e 0,6 dB nei casi di versione estesa e semplificata). Discussione e Conclusioni: Il test a matrice sviluppato per la lingua Italiana in accordo con la procedura già utilizzata per altre lingue europee e non europee è risultato essere efficace, riproducibile e affidabile per la misurazione della soglia di percezione del messaggio parlato. Poiché le frasi che lo compongono nella versione estesa e semplificata sono difficili da memorizzare, i test proposti sono adatti allo svolgimento di misurazioni ripetute. Inoltre, il test a matrice Italiana ha un’accuratezza simile a quella ottenuta per altre lingue, così da poter essere utilizzato per studi trasversali tra diversi centri di diagnostica e ricerca anche al fine di confrontare performance in diverse lingue ed ambiti.

Intelligibilità del parlato nel rumore: un nuovo protocollo standardizzato internazionale di audiometria vocale competitiva (versione italiana) / Puglisi, GIUSEPPINA EMMA; Warzybok, A.; Montuschi, C.; Cassandro, C.; Hochmuth, S.; Prodi, N.; Astolfi, Arianna; Albera, R.; Kollmeier, B.. - ELETTRONICO. - unico:(2015), pp. 44-44. (Intervento presentato al convegno 35 Convegno della Società Italiana di Audiologia e Foniatria - Aggiornamenti in audiologia infantile tenutosi a Milano (Italia) nel 16-19 Dicembre 2015).

Intelligibilità del parlato nel rumore: un nuovo protocollo standardizzato internazionale di audiometria vocale competitiva (versione italiana)

PUGLISI, GIUSEPPINA EMMA;ASTOLFI, Arianna;
2015

Abstract

Scopo dello studio: Per svolgere un’audiometria vocale con elevata accuratezza nei risultati, è essenziale fare uso di materiale vocale con caratteristiche ben definite. Questo lavoro ha lo scopo di presentare la procedura di valutazione ed ottimizzazione di un test a matrice per la lingua Italiana in due versioni: quella estesa in cui le frasi sono composte da cinque parole e quella semplificata in cui si considerano solo tre vocaboli. Il test proposto ha il vantaggio di essere basato su una procedura che rende le misurazioni della soglia di percezione in presenza di rumore di competizione (speech reception threshold, SRT) ripetibili e confrontabili con i risultati ottenuti per altre lingue, ed adatte all’uso con soggetti adulti e bambini. Metodi: Lo sviluppo del test a matrice per la lingua Italiana comprende la selezione, l’ottimizzazione e la valutazione del materiale vocale in accordo con le procedure stabilite per altre lingue. Il materiale vocale del test è composto da una matrice di 50 parole (10 nomi, 10 verbi, 10 numerali, 10 oggetti, 10 qualificativi) a partire dalla quale vengono generate frasi sintatticamente corrette ma semanticamente imprevedibili (es. Sofia vede cinque bottiglie utili). Nella versione semplificata è stata utilizzata una sotto-matrice costituita da 21 delle 50 parole originarie (7 numerali, 7 oggetti, 7 qualificativi). Risultati: Il principio seguito per ottimizzare il test si riferisce all’individuazione della pendenza della funzione di riconoscimento e alla definizione dell’omogeneità del materiale vocale. La fase di valutazione delle misurazioni svolte, invece, è stata volta a identificare la comparabilità tra le liste di frasi utilizzate sia nella versione estesa sia in quella semplificata del test. La SRT media tra tutte le liste è stata definita in termini di rapporto segnale rumore (SNR) per raggiungere il 50% di intelligibilità. Le SRT che ne sono risultate sono state di -7,3 e -8,0 dB SNR per la versione estesa e semplificata, rispettivamente. La deviazione tipo tra le liste di frasi è risultata di 0,2 dB per entrambe le versioni del test, ovvero è risultata essere inferiore alla deviazione tipo osservata nel confronto dei risultati ottenuti con diversi soggetti (0,8 dB e 0,6 dB nei casi di versione estesa e semplificata). Discussione e Conclusioni: Il test a matrice sviluppato per la lingua Italiana in accordo con la procedura già utilizzata per altre lingue europee e non europee è risultato essere efficace, riproducibile e affidabile per la misurazione della soglia di percezione del messaggio parlato. Poiché le frasi che lo compongono nella versione estesa e semplificata sono difficili da memorizzare, i test proposti sono adatti allo svolgimento di misurazioni ripetute. Inoltre, il test a matrice Italiana ha un’accuratezza simile a quella ottenuta per altre lingue, così da poter essere utilizzato per studi trasversali tra diversi centri di diagnostica e ricerca anche al fine di confrontare performance in diverse lingue ed ambiti.
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