Lo sviluppo del tessuto edilizio e delle fortificazioni di Torino, eletta capitale del ducato sabaudo nel secondo Cinquecento, è esito di dinamiche e di processi decisionali complessi che vedono nella definizione dell'immagine urbanistica della città, tecnici e figure professionali attive sia a servizio dei Savoia che a servizio della Municipalità, dove i duchi intervengono come portatori dell'ideologia propria dell'assolutismo. il saggio indaga il ruolo inedito assunto, nella prima metà del Seicento, da Carlo di Castellamonte, qui per la prima volta presentato come mediatore tra la corte e la Città, retribuito dallo stesso Comune. Essenziale è il suo impegno per la costruzione della Città nova meridionale, primo ampliamento della Città vecchia quadrata, e della cosiddetta Porta Nuova voluta da Carlo Emanuele I per l'ingresso del principe ereditario Vittorio Amedeo con la giovane sposa Cristina, figlia del re di Francia, dopo le nozze, realizzata con l'importante concorso finanziario della Città di Torino.
La costruzione della "Città nova" di Torino negli "Ordinati" del Comune / Gianasso, Elena - In: Carlo e Amedeo di Castellamonte. Architetti e ingegneri per i duchi di Savoia (1560-1683) / ROGGERO C., MERLOTTI A.. - STAMPA. - Roma : Campisano, 2016. - ISBN 9788898229574. - pp. 205-220
La costruzione della "Città nova" di Torino negli "Ordinati" del Comune
GIANASSO, ELENA
2016
Abstract
Lo sviluppo del tessuto edilizio e delle fortificazioni di Torino, eletta capitale del ducato sabaudo nel secondo Cinquecento, è esito di dinamiche e di processi decisionali complessi che vedono nella definizione dell'immagine urbanistica della città, tecnici e figure professionali attive sia a servizio dei Savoia che a servizio della Municipalità, dove i duchi intervengono come portatori dell'ideologia propria dell'assolutismo. il saggio indaga il ruolo inedito assunto, nella prima metà del Seicento, da Carlo di Castellamonte, qui per la prima volta presentato come mediatore tra la corte e la Città, retribuito dallo stesso Comune. Essenziale è il suo impegno per la costruzione della Città nova meridionale, primo ampliamento della Città vecchia quadrata, e della cosiddetta Porta Nuova voluta da Carlo Emanuele I per l'ingresso del principe ereditario Vittorio Amedeo con la giovane sposa Cristina, figlia del re di Francia, dopo le nozze, realizzata con l'importante concorso finanziario della Città di Torino.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2654174
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