Cosa può significare oggi volgere lo sguardo verso un altro Mediterraneo? Nel volume viene indagata l’opportunità che il progetto di architettura, in contesti non ancora contaminati dalla corsa all’Occidente, torni ad assumere un ruolo decisivo nella trasformazione degli assetti insediativi e, su un terreno più strettamente compositivo, possa verificare tradizioni ed esperienze anche distanti nel tempo e difformi negli esiti formali ma apparentate da analoghi caratteri di radicamento, identità, destinazione, contribuendo alla costruzione di una comune civiltà espressiva. Dai processi di pianificazione urbana e insediativa del secolo scorso, in particolare nel confronto tra l’esperienza italiana e i territori d’oltremare di Libia, Algeria, Eritrea, Etiopia, Somalia, nel loro effettivo apporto alla costruzione dell’architettura e del paesaggio mediterraneo; alla nuova geografia delle rotte marittime mondiali affermatasi all’inizio del Duemila; ad una innovativa fase industriale, prioritariamente fondata sulla produzione energetica e sull’integrazione delle reti infrastrutturali.

Verso un altro Mediterraneo. Architettura come strategia per il Sud del mondo / Canella, Gentucca. - STAMPA. - (2016), pp. 1-141.

Verso un altro Mediterraneo. Architettura come strategia per il Sud del mondo

CANELLA, GENTUCCA
2016

Abstract

Cosa può significare oggi volgere lo sguardo verso un altro Mediterraneo? Nel volume viene indagata l’opportunità che il progetto di architettura, in contesti non ancora contaminati dalla corsa all’Occidente, torni ad assumere un ruolo decisivo nella trasformazione degli assetti insediativi e, su un terreno più strettamente compositivo, possa verificare tradizioni ed esperienze anche distanti nel tempo e difformi negli esiti formali ma apparentate da analoghi caratteri di radicamento, identità, destinazione, contribuendo alla costruzione di una comune civiltà espressiva. Dai processi di pianificazione urbana e insediativa del secolo scorso, in particolare nel confronto tra l’esperienza italiana e i territori d’oltremare di Libia, Algeria, Eritrea, Etiopia, Somalia, nel loro effettivo apporto alla costruzione dell’architettura e del paesaggio mediterraneo; alla nuova geografia delle rotte marittime mondiali affermatasi all’inizio del Duemila; ad una innovativa fase industriale, prioritariamente fondata sulla produzione energetica e sull’integrazione delle reti infrastrutturali.
2016
9788896451236
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2658267