L’obiettivo dell’impresa è creare valore economico per i propri azionisti attraverso la competizione ed è necessario determinare quanto di tale valore è attribuibile alla “raccolta” dei risultati nel presente e quanto alla “semina” per il futuro. Il valore dell’impresa è correlato alla qualità dell’impresa e la qualità dell’impresa è legata alla qualità della strategia operativa. La ricerca sviluppata durante il percorso di Dottorato ha l’obiettivo di analizzare uno dei principali modelli classici di valutazione delle performance aziendali in termini economico finanziari, creare un nuovo modello di valutazione delle performance aziendali economico/finanziarie/competitivo/strategiche utile a determinare la qualità competitiva dell’impresa, applicare tale modello ad un determinato settore dell’economia italiana con l’ambizione di diventare il riferimento scientifico nazionale ed internazionale, confrontare i risultati del nuovo modello con i risultati ottenuti dal modello classico e contribuire al trasferimento della conoscenza sia agli esperti di valutazione delle performance aziendali sia a non addetti ai lavori ma operativi nel business in esame. Il nuovo modello di valutazione delle performance economico/finanziarie/competitivo/strategiche denominato “EFCS 2” che si propone per il calcolo della qualità dell’impresa è basato sull’analisi delle informazioni contenute nel bilancio (Stato Patrimoniale, Conto Economico e Flussi di Cassa) rese pubbliche dalle società di capitali e messe in relazione con la conoscenza approfondita del modello di business e organizzativo dell’azienda, conoscenza maturata dalla forte collaborazione con molte aziende del settore oggetto dell’analisi. La qualità competitiva dell’impresa è pari alla somma dei punteggi ottenuti da cinque parametri: Dimensione/Sviluppo, Profittabilità, Patrimonializzazione, Flussi di Cassa Operativi e Strategia Competitiva. Il punteggio è compreso in una scala da 0 a 110 e tramite la suddivisione dell’intervallo in cinque categorie è possibile assegnare un giudizio alla qualità competitiva dell’impresa compresa tra Forte (qualità elevata), Consistente, Normale, Mediocre e Debole (qualità molto bassa). In particolare per il driver della Profittabilità è utilizzata la metodologia della creazione di valore economico per tanto sono esplicitati i modelli per il calcolo delle variabili che la compongono. Questo nuovo modello di valutazione delle performance competitive ha l’obiettivo di fornire ai proprietari delle imprese e ai manager delle stesse uno strumento per l’analisi dello stato di salute della propria impresa, per l’analisi dei propri clienti e fornitori in modo da distinguere quali sono i clienti e fornitori strategici da quelli tattici e infine, per lo studio dei propri competitori con il fine di analizzare i loro punti di forza e di debolezza e ottenere un vantaggio competitivo. Il settore economico oggetto di studio è l’Automotive Independent After Market (IAM), ovvero la filiera che produce e distribuisce fino al consumatore finale i pezzi di ricambio di qualità equivalente all’originale per le autovetture, i motocicli e i veicoli industriali. In particolare, il modello EFCS 2 è applicato ai 160 Distributori IAM Automotive Italia per il periodo dal 2012 al 2015.

Modelli di misura delle performance competitive / Saluto, Paolo. - (2017). [10.6092/polito/porto/2674385]

Modelli di misura delle performance competitive

SALUTO, PAOLO
2017

Abstract

L’obiettivo dell’impresa è creare valore economico per i propri azionisti attraverso la competizione ed è necessario determinare quanto di tale valore è attribuibile alla “raccolta” dei risultati nel presente e quanto alla “semina” per il futuro. Il valore dell’impresa è correlato alla qualità dell’impresa e la qualità dell’impresa è legata alla qualità della strategia operativa. La ricerca sviluppata durante il percorso di Dottorato ha l’obiettivo di analizzare uno dei principali modelli classici di valutazione delle performance aziendali in termini economico finanziari, creare un nuovo modello di valutazione delle performance aziendali economico/finanziarie/competitivo/strategiche utile a determinare la qualità competitiva dell’impresa, applicare tale modello ad un determinato settore dell’economia italiana con l’ambizione di diventare il riferimento scientifico nazionale ed internazionale, confrontare i risultati del nuovo modello con i risultati ottenuti dal modello classico e contribuire al trasferimento della conoscenza sia agli esperti di valutazione delle performance aziendali sia a non addetti ai lavori ma operativi nel business in esame. Il nuovo modello di valutazione delle performance economico/finanziarie/competitivo/strategiche denominato “EFCS 2” che si propone per il calcolo della qualità dell’impresa è basato sull’analisi delle informazioni contenute nel bilancio (Stato Patrimoniale, Conto Economico e Flussi di Cassa) rese pubbliche dalle società di capitali e messe in relazione con la conoscenza approfondita del modello di business e organizzativo dell’azienda, conoscenza maturata dalla forte collaborazione con molte aziende del settore oggetto dell’analisi. La qualità competitiva dell’impresa è pari alla somma dei punteggi ottenuti da cinque parametri: Dimensione/Sviluppo, Profittabilità, Patrimonializzazione, Flussi di Cassa Operativi e Strategia Competitiva. Il punteggio è compreso in una scala da 0 a 110 e tramite la suddivisione dell’intervallo in cinque categorie è possibile assegnare un giudizio alla qualità competitiva dell’impresa compresa tra Forte (qualità elevata), Consistente, Normale, Mediocre e Debole (qualità molto bassa). In particolare per il driver della Profittabilità è utilizzata la metodologia della creazione di valore economico per tanto sono esplicitati i modelli per il calcolo delle variabili che la compongono. Questo nuovo modello di valutazione delle performance competitive ha l’obiettivo di fornire ai proprietari delle imprese e ai manager delle stesse uno strumento per l’analisi dello stato di salute della propria impresa, per l’analisi dei propri clienti e fornitori in modo da distinguere quali sono i clienti e fornitori strategici da quelli tattici e infine, per lo studio dei propri competitori con il fine di analizzare i loro punti di forza e di debolezza e ottenere un vantaggio competitivo. Il settore economico oggetto di studio è l’Automotive Independent After Market (IAM), ovvero la filiera che produce e distribuisce fino al consumatore finale i pezzi di ricambio di qualità equivalente all’originale per le autovetture, i motocicli e i veicoli industriali. In particolare, il modello EFCS 2 è applicato ai 160 Distributori IAM Automotive Italia per il periodo dal 2012 al 2015.
2017
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