Analizzare la sede di rappresentanza delle Assicurazioni Generali a Torino, legata alla prestigiosa firma dell’ingegner Pietro Fenoglio, significa non soltanto concentrarsi su di un palazzo di notevole complessità ed eleganza architettonica, ma innanzitutto ricostruire una stagione urbanistica di grande peso per la città. Al termine delle lunghe discussioni che avevano portato al taglio della “diagonale” di via Pietro Micca, operazione di risanamento e di speculazione, in grado di riconnettere - con un lunghissimo asse porticato - il cuore cittadino della piazza Castello con la nuova polarità rappresentata dalla stazione di Porta Susa, la piazza Solferino, su un lato della quale sorge il palazzo, diventava l’emblema di una nuova società imprenditoriale, speculatrice, attenta a ricostruire l’immagine della città dopo la complessa crisi legata alla perdita del ruolo di capitale nazionale. L’isolato nel quale si colloca il palazzo, in particolare, poi, è tra gli ultimi ad essere realizzati, facendo della sede delle Generali di fatto una quinta, di indubbio valore scenografico, per il ridisegno dell’intero contesto urbano.

La sede di rappresentanza delle Generali a Torino nei piani urbanistici per la città / Devoti, Chiara. - In: STORIA DELL'URBANISTICA. - ISSN 2035-8733. - STAMPA. - 8/2016:Anno XXV - Serie Terza(2016), pp. 117-128.

La sede di rappresentanza delle Generali a Torino nei piani urbanistici per la città

DEVOTI, CHIARA
2016

Abstract

Analizzare la sede di rappresentanza delle Assicurazioni Generali a Torino, legata alla prestigiosa firma dell’ingegner Pietro Fenoglio, significa non soltanto concentrarsi su di un palazzo di notevole complessità ed eleganza architettonica, ma innanzitutto ricostruire una stagione urbanistica di grande peso per la città. Al termine delle lunghe discussioni che avevano portato al taglio della “diagonale” di via Pietro Micca, operazione di risanamento e di speculazione, in grado di riconnettere - con un lunghissimo asse porticato - il cuore cittadino della piazza Castello con la nuova polarità rappresentata dalla stazione di Porta Susa, la piazza Solferino, su un lato della quale sorge il palazzo, diventava l’emblema di una nuova società imprenditoriale, speculatrice, attenta a ricostruire l’immagine della città dopo la complessa crisi legata alla perdita del ruolo di capitale nazionale. L’isolato nel quale si colloca il palazzo, in particolare, poi, è tra gli ultimi ad essere realizzati, facendo della sede delle Generali di fatto una quinta, di indubbio valore scenografico, per il ridisegno dell’intero contesto urbano.
2016
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