La pubblicazione analizza lo stile architettonico di Manrique che si basava sulla salvaguardia della natura, ottenuta attraverso la costruzione in perfetta armonia con l'ambiente circostante. Gli interventi di Manrique sull’isola vanno dal decretare che il colore per tutte le costruzioni fosse il bianco (come da tradizione delle antiche case fatte con la calce) a vari interventi spettacolari dove la sua incredibile capacità di fondersi ed integrarsi con l’ambiente ha dato vita a veri e propri capolavori. Manrique proteggeva la natura, non la intaccava con le costruzioni. Ne sono un chiaro esempio il ristorante El Diablo progettato all’interno del Parco Nazionale di Timanfaya, perfettamente integrato nelle sue colorazioni esterne con l’ambiente arido dei vulcani, il Mirador del Rio sulla punta nord dell’isola realizzato all’interno della montagna, i Jameos del Agua, una serie di grotte scavate dalla lava fusa in cui si infiltra l'oceano dove Manrique ebbe l'idea di costruirvi accanto un ristorante, una sala da concerti e un centro didattico sui vulcani. Nello stile cubico di Lanzarote costruì su bolle vulcaniche la casa-studio, dove integrò abilmente le cavità nella pianta della sua abitazione, ad ognuna delle quali dedicò un colore diverso (bianco, giallo, rosso, nero,) collegandole con gallerie ricavate nella roccia basaltica imbiancata a calce. Il modo in cui Cesar Manrique convertì queste bolle in stanze, il modo in cui le arredò, in cui creò bianchissimi pavimenti che si contrappongono al nero delle pareti, unitamente alla scelta di inserire nella bolla a cielo aperto una piscina dalle acque turchesi affiancata da un rigoglioso giardino di piante grasse, dimostrano la sua genialità.

Cèsar Manrique e Lanzarote: il colore nel paesaggio di terra lavica / Canepa, S.. - ELETTRONICO. - XIII A:(2017), pp. 362-373. (Intervento presentato al convegno XIII CONFERENZA DEL COLORE tenutosi a Napoli nel 4-5 settembre 2017).

Cèsar Manrique e Lanzarote: il colore nel paesaggio di terra lavica

Canepa S.
2017

Abstract

La pubblicazione analizza lo stile architettonico di Manrique che si basava sulla salvaguardia della natura, ottenuta attraverso la costruzione in perfetta armonia con l'ambiente circostante. Gli interventi di Manrique sull’isola vanno dal decretare che il colore per tutte le costruzioni fosse il bianco (come da tradizione delle antiche case fatte con la calce) a vari interventi spettacolari dove la sua incredibile capacità di fondersi ed integrarsi con l’ambiente ha dato vita a veri e propri capolavori. Manrique proteggeva la natura, non la intaccava con le costruzioni. Ne sono un chiaro esempio il ristorante El Diablo progettato all’interno del Parco Nazionale di Timanfaya, perfettamente integrato nelle sue colorazioni esterne con l’ambiente arido dei vulcani, il Mirador del Rio sulla punta nord dell’isola realizzato all’interno della montagna, i Jameos del Agua, una serie di grotte scavate dalla lava fusa in cui si infiltra l'oceano dove Manrique ebbe l'idea di costruirvi accanto un ristorante, una sala da concerti e un centro didattico sui vulcani. Nello stile cubico di Lanzarote costruì su bolle vulcaniche la casa-studio, dove integrò abilmente le cavità nella pianta della sua abitazione, ad ognuna delle quali dedicò un colore diverso (bianco, giallo, rosso, nero,) collegandole con gallerie ricavate nella roccia basaltica imbiancata a calce. Il modo in cui Cesar Manrique convertì queste bolle in stanze, il modo in cui le arredò, in cui creò bianchissimi pavimenti che si contrappongono al nero delle pareti, unitamente alla scelta di inserire nella bolla a cielo aperto una piscina dalle acque turchesi affiancata da un rigoglioso giardino di piante grasse, dimostrano la sua genialità.
2017
9788899513054
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