L’estensione dei beni appartenenti all’Ordine Mauriziano, o per meglio dire alla Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro, proprio per la natura dinastica dell’Ordine stesso, cui si affianca la vocazione assistenziale (di fatto le due anime dipendenti dall’unione di un ordine cavalleresco e di uno ospedaliero), è ingente e la loro natura variegata, passando dagli edifici di culto agli ospedali, dai palazzi cittadini ai possedimenti rurali, con una netta preminenza di questi ultimi, in gran parte nella forma di commende. Quello che ne deriva è lo spaccato di un sistema di gestione, dagli ospedali alle sedi magistrali, dalle commende ai possedimenti acquisiti per processi di revisione religiosa (tra cui il patrimonio in precedenza di proprietà di importanti istituzioni monastiche, già proprietarie di ingenti beni), di peso rilevantissimo e di dimensione europea, in grado di configurare l’Ordine stesso come uno stato nello Stato nonché un calmiere economico di eccellente funzionalità. La gestione di questo immenso patrimonio ha richiesto una costante vigilanza, che si è esplicata anche in una ricchissima cartografia storica (secondo forme e modelli variegati, ma ampiamente codificati) di cui gli Archivi Mauriziani conservano amplissima traccia e che può essere della massima utilità per la ricomposizione delle logiche territoriali e dei palinsesti paesaggistici. Come strumento nello "strumento guida" il saggio cerca di mostrare le potenzialità di un uso accorto di questo materiale iconografico di strepitosa ricchezza.
Mappe, cabrei, ricognizioni. Documenti per lo studio del territorio / Devoti, Chiara - In: GUIDA RAGIONATA AI FONDI DELL’ARCHIVIO STORICO DELL’ORDINE MAURIZIANO. Documenti, disegni, materiali per la storia dell’istituzione e del suo patrimonio architettonico e territoriale / Erika Cristina, Chiara Devoti, Cristina Scalon. - ELETTRONICO. - Torino : Centro Studi Piemontesi, 2017. - ISBN 978-88-8262-268-8. - pp. 167-205 [10.26344/CSP.FOM.PT/6]
Mappe, cabrei, ricognizioni. Documenti per lo studio del territorio
Chiara Devoti
2017
Abstract
L’estensione dei beni appartenenti all’Ordine Mauriziano, o per meglio dire alla Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro, proprio per la natura dinastica dell’Ordine stesso, cui si affianca la vocazione assistenziale (di fatto le due anime dipendenti dall’unione di un ordine cavalleresco e di uno ospedaliero), è ingente e la loro natura variegata, passando dagli edifici di culto agli ospedali, dai palazzi cittadini ai possedimenti rurali, con una netta preminenza di questi ultimi, in gran parte nella forma di commende. Quello che ne deriva è lo spaccato di un sistema di gestione, dagli ospedali alle sedi magistrali, dalle commende ai possedimenti acquisiti per processi di revisione religiosa (tra cui il patrimonio in precedenza di proprietà di importanti istituzioni monastiche, già proprietarie di ingenti beni), di peso rilevantissimo e di dimensione europea, in grado di configurare l’Ordine stesso come uno stato nello Stato nonché un calmiere economico di eccellente funzionalità. La gestione di questo immenso patrimonio ha richiesto una costante vigilanza, che si è esplicata anche in una ricchissima cartografia storica (secondo forme e modelli variegati, ma ampiamente codificati) di cui gli Archivi Mauriziani conservano amplissima traccia e che può essere della massima utilità per la ricomposizione delle logiche territoriali e dei palinsesti paesaggistici. Come strumento nello "strumento guida" il saggio cerca di mostrare le potenzialità di un uso accorto di questo materiale iconografico di strepitosa ricchezza.File | Dimensione | Formato | |
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