Tra le più antiche associazioni tecniche italiane tuttora in attività, La Società Ingegneri e Industriali in Torino viene fondata nel 1866 allo scopo di “promuovere l’applicazione della scienza alle arti ed alle opere di pubblica utilità”. I fondatori dell’associazione appartengono alla generazione che ha fatto il Risorgimento e l’Unità, ha visto il trasferimento doloroso della capitale a Firenze e poi a Roma, comprendendo la necessità di reinventare i destini e lo sviluppo futuro della città attraverso la formazione e l’innovazione tecnico-scientifica. In circa un secolo e mezzo di vita il sodalizio torinese cambia più volte il suo statuto, e anche la sua denominazione: nel 1888, al termine di un conflitto lungamente protrattosi tra le diverse anime che la caratterizzano, viene ribattezzata Società degli Ingegneri e degli Architetti. Partecipando ad un più ampio processo che caratterizza il mondo dell’associazionismo tecnico italiano, progressivamente più impegnato a tutelare gli interessi di categoria, negli anni successivi la SIAT si fa portavoce della necessità di un riordino delle competenze e delle prerogative professionali. E’ in questo quadro che nel 1919 si vota la confluenza del sodalizio nella Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani. Sostanzialmente soppresso negli anni del fascismo, il sodalizio è rifondato nel 1945, la rivista rilanciata, i temi della ricostruzione postbellica posti al centro di una riflessione che sarà centrale per tutti gli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta.

Dalla Società Ingegneri e Industriali alla Società Ingegneri e Architetti. Fondazione e rifondazioni della Siat / Volpiano, Mauro. - In: ATTI E RASSEGNA TECNICA. - ISSN 0004-7287. - STAMPA. - LXVII:1-2-3(2013), pp. 12-22.

Dalla Società Ingegneri e Industriali alla Società Ingegneri e Architetti. Fondazione e rifondazioni della Siat

VOLPIANO, MAURO
2013

Abstract

Tra le più antiche associazioni tecniche italiane tuttora in attività, La Società Ingegneri e Industriali in Torino viene fondata nel 1866 allo scopo di “promuovere l’applicazione della scienza alle arti ed alle opere di pubblica utilità”. I fondatori dell’associazione appartengono alla generazione che ha fatto il Risorgimento e l’Unità, ha visto il trasferimento doloroso della capitale a Firenze e poi a Roma, comprendendo la necessità di reinventare i destini e lo sviluppo futuro della città attraverso la formazione e l’innovazione tecnico-scientifica. In circa un secolo e mezzo di vita il sodalizio torinese cambia più volte il suo statuto, e anche la sua denominazione: nel 1888, al termine di un conflitto lungamente protrattosi tra le diverse anime che la caratterizzano, viene ribattezzata Società degli Ingegneri e degli Architetti. Partecipando ad un più ampio processo che caratterizza il mondo dell’associazionismo tecnico italiano, progressivamente più impegnato a tutelare gli interessi di categoria, negli anni successivi la SIAT si fa portavoce della necessità di un riordino delle competenze e delle prerogative professionali. E’ in questo quadro che nel 1919 si vota la confluenza del sodalizio nella Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani. Sostanzialmente soppresso negli anni del fascismo, il sodalizio è rifondato nel 1945, la rivista rilanciata, i temi della ricostruzione postbellica posti al centro di una riflessione che sarà centrale per tutti gli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta.
2013
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