Nell’ambito di una ricerca volta all’analisi delle metodologie di indagine non distruttive conducibili su strutture lignee sono state eseguite prove destinate alla valutazione della validità di interventi di consolidamento condotti in passato. Per quanto concerne invece gli interventi di consolidamento condotti in passato è parso interessante cercare di individuare una tipologia di prove non-distruttive in grado di fornire oggi indicazioni circa lo stato di conservazione di interventi che, diffusamente eseguiti a partire dalla seconda metà degli anni settanta del Novecento, prevedevano la sostituzione delle parti di legno degradate - e, quindi, non più capaci di assolvere i compiti strutturali ad esse affidati - con protesi in betoncino epossidico, collegate alla restante struttura mediante l’inserimento all’interno del legno di elementi di collegamento in vetroresina o in acciaio, resi ad esso solidali mediante l’utilizzo di adesivi a base epossidica. L’efficacia di tale operazione dipende essenzialmente dal grado di reciproca collaborazione che si instaura tra il legno e la protesi; collaborazione che risulta essere garantita sia dall’incollaggio protesi/legno, sia dal collegamento barra/legno. L’articolo riferisce i primi risultati di una ricerca finalizzata alla messa a punto di una tecnica di indagine di tipo non-distruttivo in grado di individuare, mediante esame radiografico, l’esistenza di eventuali situazioni di discontinuità di collegamento tra il legno e gli elementi in acciaio o in vetroresina in esso inseriti. This paper describes the initial results of a research project aimed at defining a non-destructive testing procedure for detecting possible discontinuities in the connection between the wood and the steel, or fibreglass, elements. After a series of laboratory tests designed to define ad hoc tools for the investigation, an in-situ testing campaign was conducted, at the Farnese Theatre of Parma and the Racconigi Castle (in the province of Cuneo), to assess the applicability of the methods identified.

Consolidamento delle capriate in legno / Mattone, Manuela. - In: RECUPERARE L'EDILIZIA. - ISSN 1126-3938. - STAMPA. - 38:(2004), pp. 76-79.

Consolidamento delle capriate in legno

MATTONE, MANUELA
2004

Abstract

Nell’ambito di una ricerca volta all’analisi delle metodologie di indagine non distruttive conducibili su strutture lignee sono state eseguite prove destinate alla valutazione della validità di interventi di consolidamento condotti in passato. Per quanto concerne invece gli interventi di consolidamento condotti in passato è parso interessante cercare di individuare una tipologia di prove non-distruttive in grado di fornire oggi indicazioni circa lo stato di conservazione di interventi che, diffusamente eseguiti a partire dalla seconda metà degli anni settanta del Novecento, prevedevano la sostituzione delle parti di legno degradate - e, quindi, non più capaci di assolvere i compiti strutturali ad esse affidati - con protesi in betoncino epossidico, collegate alla restante struttura mediante l’inserimento all’interno del legno di elementi di collegamento in vetroresina o in acciaio, resi ad esso solidali mediante l’utilizzo di adesivi a base epossidica. L’efficacia di tale operazione dipende essenzialmente dal grado di reciproca collaborazione che si instaura tra il legno e la protesi; collaborazione che risulta essere garantita sia dall’incollaggio protesi/legno, sia dal collegamento barra/legno. L’articolo riferisce i primi risultati di una ricerca finalizzata alla messa a punto di una tecnica di indagine di tipo non-distruttivo in grado di individuare, mediante esame radiografico, l’esistenza di eventuali situazioni di discontinuità di collegamento tra il legno e gli elementi in acciaio o in vetroresina in esso inseriti. This paper describes the initial results of a research project aimed at defining a non-destructive testing procedure for detecting possible discontinuities in the connection between the wood and the steel, or fibreglass, elements. After a series of laboratory tests designed to define ad hoc tools for the investigation, an in-situ testing campaign was conducted, at the Farnese Theatre of Parma and the Racconigi Castle (in the province of Cuneo), to assess the applicability of the methods identified.
2004
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