L’articolo è parte del Dossier “Il futuro degli ospedali psichiatrici in Italia” che caratterizza il numero 54, maggio 2008, della rivista, in occasione dei trent’anni della Legge Basaglia che determinò la chiusura delle strutture manicomiali. “A trent’anni esatti dalla legge Basaglia (1978) cosa ne è stato e – soprattutto – cosa ne sarà degli ospedali psichiatrici in Italia?” scrive Dezzi Bardeschi in apertura al Dossier. L’articolo di M. Naretto è la sintesi di una ricerca condotta sulle strutture dell’area piemontese, verificando sia sulle fonti documentarie e a stampa, sia sulle strutture materiali, la condizione di conservazione degli ex ospedali psichiatrici nonché la loro attuale funzione d’uso. Paradigmatici per i loro differenti destini sono il caso della struttura di via Giulio a Torino e quelli di Grugliasco, Collegno e Racconigi, che testimoniano dalla riconversione in usi aggiornati – con la quasi totale cancellazione della memoria storica – al completo abbandono. Chiude lo scritto la cronologia di tutte le fabbriche piemontesi. “Queste storiche istituzioni globali, luoghi della coercizione e della sofferenza, al pari di altre strutture repressive costituiscono le imbarazzanti pietre di paragone del livello di consapevolezza sociale e culturale della società civile e della nostra stessa capacità di assicurar loro un futuro”.

Il riuso degli ospedali psichiatrici in Piemonte. Cronaca di un dibattito a trent’anni dalla legge Basaglia / Naretto, Monica. - In: ANANKE. - ISSN 1129-8219. - 54:(2008), pp. 115-123.

Il riuso degli ospedali psichiatrici in Piemonte. Cronaca di un dibattito a trent’anni dalla legge Basaglia

NARETTO, MONICA
2008

Abstract

L’articolo è parte del Dossier “Il futuro degli ospedali psichiatrici in Italia” che caratterizza il numero 54, maggio 2008, della rivista, in occasione dei trent’anni della Legge Basaglia che determinò la chiusura delle strutture manicomiali. “A trent’anni esatti dalla legge Basaglia (1978) cosa ne è stato e – soprattutto – cosa ne sarà degli ospedali psichiatrici in Italia?” scrive Dezzi Bardeschi in apertura al Dossier. L’articolo di M. Naretto è la sintesi di una ricerca condotta sulle strutture dell’area piemontese, verificando sia sulle fonti documentarie e a stampa, sia sulle strutture materiali, la condizione di conservazione degli ex ospedali psichiatrici nonché la loro attuale funzione d’uso. Paradigmatici per i loro differenti destini sono il caso della struttura di via Giulio a Torino e quelli di Grugliasco, Collegno e Racconigi, che testimoniano dalla riconversione in usi aggiornati – con la quasi totale cancellazione della memoria storica – al completo abbandono. Chiude lo scritto la cronologia di tutte le fabbriche piemontesi. “Queste storiche istituzioni globali, luoghi della coercizione e della sofferenza, al pari di altre strutture repressive costituiscono le imbarazzanti pietre di paragone del livello di consapevolezza sociale e culturale della società civile e della nostra stessa capacità di assicurar loro un futuro”.
2008
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