LA RIVISTA: L’articolo è pubblicato in una rivista peer review, classificata dall’ANVUR (GEV 08) come RIVISTA A1, pubblicata da Franco Angeli e diretta oggi da Laura Fregolent e Michelangelo Savino. Esce in formato cartaceo e digitale in 3 fascicoli all'anno (ISSN 0004-0177, ISSNe 1971-8519). Archivio di studi urbani e regionali è stato promosso nel 1968 (da: Laura Balbo, Paolo Ceccarelli, Ada Becchi, Pietro L. Fano, Francesco Indovina, Bernardo Secchi, Guglielmo Zambrini) con l’obiettivo di costituire un luogo privilegiato per il dibattito interdisciplinare sulle trasformazioni della società, le sue particolari modalità e i suoi effetti sull’organizzazione della città e del territorio. Per il suo taglio prevalentemente scientifico, la rivista ospita soprattutto resoconti di ricerca, riflessioni su specifici aspetti disciplinari, con numerose escursioni nei diversi campi delle scienze sociali, rassegne della più aggiornata letteratura, saggi di riflessione originali. Archivio di Studi Urbani e Regionali si rivolge soprattutto all’ambito accademico, a ricercatori, economisti, sociologi, territorialisti, urbanisti, agli studenti delle rispettive discipline, ma anche a tecnici dell’amministrazione e ai decisori pubblici interessati alla conoscenza delle trasformazioni della società, nell’evoluzione delle forme di uso e costruzione del territorio. La rivista è indicizzata su: Catalogo italiano dei periodici/Acnp, Ebsco Discovery Service, Essper , Google Scholar, ProQuest Summon. IL SAGGIO: Il saggio è esito del lavoro svolto dall’autore tra il 2004 e il 2005 per l’Assegno di ricerca di Ateneo del Politecnico di Torino e si integra con le ricerche svolte da Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali - CED-PPN (http://www.diter.polito.it/strutture_interne/ced_ppn_centro_europeo_di_documentazione_sulla_pianificazione_dei_parchi_naturali), di cui l’autore è membro dal 2001. Il CED-PPN, istituito nel 1994 per diffondere la conoscenza della pianificazione e della gestione dei parchi naturali, delle aree protette e del paesaggio in Europa, si configura come uno strumento scientifico e culturale al servizio delle istituzioni, degli studiosi e degli enti cui compete la gestione delle aree protette e più in generale la conservazione della natura. Il CED PPN é membro dell'Unione Mondiale per la Natura (IUCN ) e collabora con Europarc Federation, Federparchi e con numerose Università, centri di ricerca e associazioni a livello nazionale ed internazionale. I temi centrali dell’attività del CED-PPN son: Politiche ambientali e paesistiche; Piani e progetti ambientali e paesistici; Conservazione della natura; Patrimonio; Aree protette. CONTENUTO DEL SAGGIO: La Convenzione europea del paesaggio (2000), collocando il paesaggio al centro delle strategie della sostenibilità, ha stimolato lo sviluppo nel contesto comunitario di un sistema di politiche innovative rivolte alla protezione, gestione, pianificazione della totalità dei paesaggi del territorio quale quadro di vita delle popolazioni, espressione delle identità e delle diversità locali e regionali, e risorsa di sviluppo socio-economico e territoriale. A partire da una visione dinamica, la Convenzione introduce nel contesto pan-europeo un quadro di riferimento per l’azione rivolto a superare la frammentarietà degli strumenti normativi e procedurali per la pianificazione, gestione e valorizzazione dei paesaggi e a proporre un approccio comune alle differenti tradizioni culturali. La Convenzione, approvata nel 2004, sta trovando interessanti applicazioni tra gli stati membri che, seppur con diversi approcci, collocano i paesaggi al centro delle azioni per la sostenibilità. Le recenti politiche per i paesaggi mostrano tra gli stati membri notevoli differenziazioni che discendono dall’interazione tra gli indirizzi europei e la tradizione storico-culturale di tutela e pianificazione di ciascun paese. In questo quadro, il saggio si propone di valutare lo stato di attuazione della Convenzione evidenziando le politiche, i programmi ed i progetti innovativi di creazione di nuovi paesaggi in alcuni stati membri (Italia, Spagna, Olanda, Germania, Francia e Inghilterra) in parte riconducibili all’evoluzione del dibattito e degli indirizzi del Consiglio d’Europa e in parte riconducibili alla cultura nazionale di tutela e gestione dei paesaggi.

Politiche di tutela e innovazione dei paesaggi in Europa / Voghera, Angioletta. - In: ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI. - ISSN 0004-0177. - STAMPA. - 83:anno XXXVI(2005), pp. 71-85.

Politiche di tutela e innovazione dei paesaggi in Europa

VOGHERA, Angioletta
2005

Abstract

LA RIVISTA: L’articolo è pubblicato in una rivista peer review, classificata dall’ANVUR (GEV 08) come RIVISTA A1, pubblicata da Franco Angeli e diretta oggi da Laura Fregolent e Michelangelo Savino. Esce in formato cartaceo e digitale in 3 fascicoli all'anno (ISSN 0004-0177, ISSNe 1971-8519). Archivio di studi urbani e regionali è stato promosso nel 1968 (da: Laura Balbo, Paolo Ceccarelli, Ada Becchi, Pietro L. Fano, Francesco Indovina, Bernardo Secchi, Guglielmo Zambrini) con l’obiettivo di costituire un luogo privilegiato per il dibattito interdisciplinare sulle trasformazioni della società, le sue particolari modalità e i suoi effetti sull’organizzazione della città e del territorio. Per il suo taglio prevalentemente scientifico, la rivista ospita soprattutto resoconti di ricerca, riflessioni su specifici aspetti disciplinari, con numerose escursioni nei diversi campi delle scienze sociali, rassegne della più aggiornata letteratura, saggi di riflessione originali. Archivio di Studi Urbani e Regionali si rivolge soprattutto all’ambito accademico, a ricercatori, economisti, sociologi, territorialisti, urbanisti, agli studenti delle rispettive discipline, ma anche a tecnici dell’amministrazione e ai decisori pubblici interessati alla conoscenza delle trasformazioni della società, nell’evoluzione delle forme di uso e costruzione del territorio. La rivista è indicizzata su: Catalogo italiano dei periodici/Acnp, Ebsco Discovery Service, Essper , Google Scholar, ProQuest Summon. IL SAGGIO: Il saggio è esito del lavoro svolto dall’autore tra il 2004 e il 2005 per l’Assegno di ricerca di Ateneo del Politecnico di Torino e si integra con le ricerche svolte da Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali - CED-PPN (http://www.diter.polito.it/strutture_interne/ced_ppn_centro_europeo_di_documentazione_sulla_pianificazione_dei_parchi_naturali), di cui l’autore è membro dal 2001. Il CED-PPN, istituito nel 1994 per diffondere la conoscenza della pianificazione e della gestione dei parchi naturali, delle aree protette e del paesaggio in Europa, si configura come uno strumento scientifico e culturale al servizio delle istituzioni, degli studiosi e degli enti cui compete la gestione delle aree protette e più in generale la conservazione della natura. Il CED PPN é membro dell'Unione Mondiale per la Natura (IUCN ) e collabora con Europarc Federation, Federparchi e con numerose Università, centri di ricerca e associazioni a livello nazionale ed internazionale. I temi centrali dell’attività del CED-PPN son: Politiche ambientali e paesistiche; Piani e progetti ambientali e paesistici; Conservazione della natura; Patrimonio; Aree protette. CONTENUTO DEL SAGGIO: La Convenzione europea del paesaggio (2000), collocando il paesaggio al centro delle strategie della sostenibilità, ha stimolato lo sviluppo nel contesto comunitario di un sistema di politiche innovative rivolte alla protezione, gestione, pianificazione della totalità dei paesaggi del territorio quale quadro di vita delle popolazioni, espressione delle identità e delle diversità locali e regionali, e risorsa di sviluppo socio-economico e territoriale. A partire da una visione dinamica, la Convenzione introduce nel contesto pan-europeo un quadro di riferimento per l’azione rivolto a superare la frammentarietà degli strumenti normativi e procedurali per la pianificazione, gestione e valorizzazione dei paesaggi e a proporre un approccio comune alle differenti tradizioni culturali. La Convenzione, approvata nel 2004, sta trovando interessanti applicazioni tra gli stati membri che, seppur con diversi approcci, collocano i paesaggi al centro delle azioni per la sostenibilità. Le recenti politiche per i paesaggi mostrano tra gli stati membri notevoli differenziazioni che discendono dall’interazione tra gli indirizzi europei e la tradizione storico-culturale di tutela e pianificazione di ciascun paese. In questo quadro, il saggio si propone di valutare lo stato di attuazione della Convenzione evidenziando le politiche, i programmi ed i progetti innovativi di creazione di nuovi paesaggi in alcuni stati membri (Italia, Spagna, Olanda, Germania, Francia e Inghilterra) in parte riconducibili all’evoluzione del dibattito e degli indirizzi del Consiglio d’Europa e in parte riconducibili alla cultura nazionale di tutela e gestione dei paesaggi.
2005
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