Non tutti i bei paesaggi sono sostenibili, non tutte le politiche ambientali producono paesaggi apprezzabili; la progettazione e la pianificazione cercano una sintesi tra ecologia ed estetica che sia espressiva delle aspirazioni collettive per la sostenibilità. Il saggio introduce un volume (a cura della stessa Autrice) che presenta intorno a questo binomio teorie, piani e progetti in Europa, Stati Uniti e Cina (contributi di A. Kipar, R. Kuhn, R. Aggarwala, C. Raffestin, J. Wines). La riflessione riguarda i variegati immaginari paesaggistici “sostenibili” proposti dalla cultura professionale, tra greenwashing, ritorni al vernacolare in versione “eco” e proposte futuristiche di “bio” towers. Il ruolo delle immagini è ritenuto strategico perché le immagini delle trasformazioni ormai precedono gli interventi sul territorio (operando un inversione del rapporto tra territorio come prodotto e paesaggio come prodotto secondario), perciò possono essere utilizzate in processi decisionali partecipativi, nel tentativo di far emergere le “aspirazioni delle popolazioni” riguardo al proprio “ambiente di vita” [virgolettato dalla Convenzione Europea del Paesaggio]. La tesi sostenuta è che scenari di paesaggio innovativi possono essere utili per riscattare territori ordinari se, anzichè cercare l’identità nel passato, si mirerà ad un’identificazione in prospettiva, in un futuro comune radicalmente nuovo. Il valore aggiunto del progetto di paesaggio, rispetto al paradigma della sostenibilità, è la dimensione strategica e la soddisfazione dei bisogni estetici.

Landscape to Be. The Images of Sustainability / Cassatella, Claudia - In: Landscape to be / Cassatella C.. - STAMPA. - VENEZIA : Marsilio, 2010. - ISBN 9788831799324. - pp. 15-33

Landscape to Be. The Images of Sustainability

CASSATELLA, CLAUDIA
2010

Abstract

Non tutti i bei paesaggi sono sostenibili, non tutte le politiche ambientali producono paesaggi apprezzabili; la progettazione e la pianificazione cercano una sintesi tra ecologia ed estetica che sia espressiva delle aspirazioni collettive per la sostenibilità. Il saggio introduce un volume (a cura della stessa Autrice) che presenta intorno a questo binomio teorie, piani e progetti in Europa, Stati Uniti e Cina (contributi di A. Kipar, R. Kuhn, R. Aggarwala, C. Raffestin, J. Wines). La riflessione riguarda i variegati immaginari paesaggistici “sostenibili” proposti dalla cultura professionale, tra greenwashing, ritorni al vernacolare in versione “eco” e proposte futuristiche di “bio” towers. Il ruolo delle immagini è ritenuto strategico perché le immagini delle trasformazioni ormai precedono gli interventi sul territorio (operando un inversione del rapporto tra territorio come prodotto e paesaggio come prodotto secondario), perciò possono essere utilizzate in processi decisionali partecipativi, nel tentativo di far emergere le “aspirazioni delle popolazioni” riguardo al proprio “ambiente di vita” [virgolettato dalla Convenzione Europea del Paesaggio]. La tesi sostenuta è che scenari di paesaggio innovativi possono essere utili per riscattare territori ordinari se, anzichè cercare l’identità nel passato, si mirerà ad un’identificazione in prospettiva, in un futuro comune radicalmente nuovo. Il valore aggiunto del progetto di paesaggio, rispetto al paradigma della sostenibilità, è la dimensione strategica e la soddisfazione dei bisogni estetici.
2010
9788831799324
Landscape to be
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