Il progetto di ricerca della riconversione a fini didattici e turistici del complesso estrattivo di talco di Prali (“Val Germanasca: la cultura del lavoro minerario”) ha riguardato tre diversi fronti: riqualificazione edilizia e funzionale degli edifici e degli spazi esterni; studio di fattibilità di un percorso di visita all’interno della galleria Paola; linee guida per l’allestimento museale. Ne è conseguito un progetto di ecomuseo articolato e diffuso sul territorio che comprende: il Museo della miniera, il Viaggio in miniera, il Centro Studi, gli itinerari in montagna, le strutture di servizio. Claudia De Giorgi ha collaborato attivamente, sia nella fase metaprogettuale, sia nella successiva fase esecutiva (presso Studio De Ferrari Architetti), alla progettazione e realizzazione del Museo della Miniera e del Viaggio in Miniera, in cui i contenuti della tradizione sono stati proposti in una offerta museale coinvolgente e originale. Gli allestimenti del Viaggio in Miniera e del Museo della Miniera hanno l’obiettivo di fornire una serie di informazioni sulla vita in miniera scientificamente corrette ma attraverso un linguaggio suggestivo, comprensibile ad un vasto pubblico e coinvolgente anche per visitatori di differenti età e livelli culturali. In dettaglio, si sono affrontati i seguenti settori di progetto: allestimenti museali lungo il percorso di visita in galleria, arredi e attrezzature espositive del Museo della Miniera, attrezzature di arredo urbano esterne al sito museale, grafica applicata alla segnaletica e all’immagine coordinata. Il progetto ha riproposto materiali e tecnologie semplici della zona, quali la tavola di abete (usata in galleria per costruire le sbadacchiature a sostegno della volta) per realizzare tutti gli arredi esterni e interni. Scopriminiera è oggi frequentatissima da turisti e scolaresche della regione e non solo, e rappresenta oggi uno dei maggiori introiti economici della Valle Germanasca.

Scopriminiera / Ronchetta, Chiara; DE FERRARI, Giorgio; Lucat, Maurizio; DE GIORGI, Claudia; Laurini, O.; Serra, E.; Tisi, M.; Vivanti, L.. - (2000).

Scopriminiera

RONCHETTA, Chiara;DE FERRARI, Giorgio;LUCAT, MAURIZIO;DE GIORGI, CLAUDIA;
2000

Abstract

Il progetto di ricerca della riconversione a fini didattici e turistici del complesso estrattivo di talco di Prali (“Val Germanasca: la cultura del lavoro minerario”) ha riguardato tre diversi fronti: riqualificazione edilizia e funzionale degli edifici e degli spazi esterni; studio di fattibilità di un percorso di visita all’interno della galleria Paola; linee guida per l’allestimento museale. Ne è conseguito un progetto di ecomuseo articolato e diffuso sul territorio che comprende: il Museo della miniera, il Viaggio in miniera, il Centro Studi, gli itinerari in montagna, le strutture di servizio. Claudia De Giorgi ha collaborato attivamente, sia nella fase metaprogettuale, sia nella successiva fase esecutiva (presso Studio De Ferrari Architetti), alla progettazione e realizzazione del Museo della Miniera e del Viaggio in Miniera, in cui i contenuti della tradizione sono stati proposti in una offerta museale coinvolgente e originale. Gli allestimenti del Viaggio in Miniera e del Museo della Miniera hanno l’obiettivo di fornire una serie di informazioni sulla vita in miniera scientificamente corrette ma attraverso un linguaggio suggestivo, comprensibile ad un vasto pubblico e coinvolgente anche per visitatori di differenti età e livelli culturali. In dettaglio, si sono affrontati i seguenti settori di progetto: allestimenti museali lungo il percorso di visita in galleria, arredi e attrezzature espositive del Museo della Miniera, attrezzature di arredo urbano esterne al sito museale, grafica applicata alla segnaletica e all’immagine coordinata. Il progetto ha riproposto materiali e tecnologie semplici della zona, quali la tavola di abete (usata in galleria per costruire le sbadacchiature a sostegno della volta) per realizzare tutti gli arredi esterni e interni. Scopriminiera è oggi frequentatissima da turisti e scolaresche della regione e non solo, e rappresenta oggi uno dei maggiori introiti economici della Valle Germanasca.
2000
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