Il biofouling consiste nell’accumulo di proteine, batteri, microrganismi, alghe, ecc.. su superfici a contatto con liquidi. Questo fenomeno è molto rilevante in svariate applicazioni come impianti biomedici, imballaggi per alimenti, biosensori, sistemi per la purificazione delle acque, attrezzature industriali e marittime [1, 2]. In tali situazioni è richiesta la protezione delle superfici mediante rivestimenti specifici, in grado di evitare questo fenomeno di adesione. Le proprietà antifouling dei coating polimerici dipendono principalmente dalle proprietà meccaniche della superficie, dalla sua morfologia, dal livello di disordine, sia microscopico che nanoscopico, e dalla resistenza all’assorbimento. Queste caratteristiche possono essere modulate attraverso un’opportuna selezione degli oligomeri e delle condizioni di processo. In questo studio sono stati preparati con processi di fotoreticolazione diversi omopolimeri e copolimeri acrilici, con struttura idrogenata e perfluoropolieterea (PFPE). I film sono stati caratterizzati e quindi testati in vitro usando uno lievito come microrganismo di riferimento. I primi risultati hanno mostrato che gli omopolimeri idrogenati e i copolimeri presentano proprietà antifouling migliori rispetto agli omopolimeri a base PFPE.

rivestimenti polimerici fotoreticolati per applicazioni antifouling / Ozzello, ELENA DANIELA; Vitale, Alessandra; Bongiovanni, Roberta Maria; Bosco, Francesca; Mollea, Chiara. - STAMPA. - (2014), pp. 357-358. (Intervento presentato al convegno XXI Convegno dell'Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia delle Macromolecole tenutosi a Torino nel 14-19 settembre 2014) [10.4458/3697].

rivestimenti polimerici fotoreticolati per applicazioni antifouling

OZZELLO, ELENA DANIELA;VITALE, ALESSANDRA;BONGIOVANNI, Roberta Maria;BOSCO, Francesca;MOLLEA, Chiara
2014

Abstract

Il biofouling consiste nell’accumulo di proteine, batteri, microrganismi, alghe, ecc.. su superfici a contatto con liquidi. Questo fenomeno è molto rilevante in svariate applicazioni come impianti biomedici, imballaggi per alimenti, biosensori, sistemi per la purificazione delle acque, attrezzature industriali e marittime [1, 2]. In tali situazioni è richiesta la protezione delle superfici mediante rivestimenti specifici, in grado di evitare questo fenomeno di adesione. Le proprietà antifouling dei coating polimerici dipendono principalmente dalle proprietà meccaniche della superficie, dalla sua morfologia, dal livello di disordine, sia microscopico che nanoscopico, e dalla resistenza all’assorbimento. Queste caratteristiche possono essere modulate attraverso un’opportuna selezione degli oligomeri e delle condizioni di processo. In questo studio sono stati preparati con processi di fotoreticolazione diversi omopolimeri e copolimeri acrilici, con struttura idrogenata e perfluoropolieterea (PFPE). I film sono stati caratterizzati e quindi testati in vitro usando uno lievito come microrganismo di riferimento. I primi risultati hanno mostrato che gli omopolimeri idrogenati e i copolimeri presentano proprietà antifouling migliori rispetto agli omopolimeri a base PFPE.
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