Una delle grandi sfide dell’industria delle costruzioni è quella di ridurre il quantitativo di cemento delle nuove strutture di conglomerato cementizio armato e non. A tal fine, sono stati introdotti negli ultimi anni nuovi calcestruzzi, come ad esempio quelli geopolimerici, la cui produzione non prevede l’utilizzo di cemento Portland. Le prestazioni ecologiche e meccaniche di tali conglomerati “innovativi”, spesso simili a quella di un calcestruzzo tradizionale, sono per la prima volta analizzate in modo combinato attraverso il cosiddetto indice eco‐meccanico (Eco‐Mechanical Index – EMI). In particolare, l’EMI è applicato a diverse miscele di conglomerato geopolimerico di cui si conoscono sia le principali caratteristiche meccaniche (resistenza e duttilità a compressione), sia l’impatto ambientale (“carbon footprint” ed “embodied energy”). Dalle analisi sviluppate si evince che il calcestruzzo geopolimerico (LCFG – Low Calcium Fly ash based Geopolymer) può degnamente sostituire il conglomerato tradizionale (OPC – Ordinary Portland Cement), soprattutto in alcune particolari applicazioni (ad esempio l’uso in ambienti aggressivi).

Le strutture realizzate con calcestruzzo geopolimerico / Fantilli, ALESSANDRO PASQUALE; Chiaia, Bernardino; Pittarello, F.. - STAMPA. - (2014), pp. 161-168. (Intervento presentato al convegno Giornate AICAP 2014 tenutosi a Bergamo nel 22-24 Maggio, 2014).

Le strutture realizzate con calcestruzzo geopolimerico

FANTILLI, ALESSANDRO PASQUALE;CHIAIA, Bernardino;
2014

Abstract

Una delle grandi sfide dell’industria delle costruzioni è quella di ridurre il quantitativo di cemento delle nuove strutture di conglomerato cementizio armato e non. A tal fine, sono stati introdotti negli ultimi anni nuovi calcestruzzi, come ad esempio quelli geopolimerici, la cui produzione non prevede l’utilizzo di cemento Portland. Le prestazioni ecologiche e meccaniche di tali conglomerati “innovativi”, spesso simili a quella di un calcestruzzo tradizionale, sono per la prima volta analizzate in modo combinato attraverso il cosiddetto indice eco‐meccanico (Eco‐Mechanical Index – EMI). In particolare, l’EMI è applicato a diverse miscele di conglomerato geopolimerico di cui si conoscono sia le principali caratteristiche meccaniche (resistenza e duttilità a compressione), sia l’impatto ambientale (“carbon footprint” ed “embodied energy”). Dalle analisi sviluppate si evince che il calcestruzzo geopolimerico (LCFG – Low Calcium Fly ash based Geopolymer) può degnamente sostituire il conglomerato tradizionale (OPC – Ordinary Portland Cement), soprattutto in alcune particolari applicazioni (ad esempio l’uso in ambienti aggressivi).
2014
978-88-88590-82-0
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