L'architettura del mondo islamico riflette un contesto ambientale e culturale che spazia in un'area territoriale dal Mediterraneo all’Oceano Indiano. L'arte di costruire ha portato alla realizzazione di edifici di notevole livello architettonico dove i precetti religiosi islamici sono stati la ragione primaria dei ricchi apparati decorativi caratterizzati da elementi geometrici nei quali il colore gioca un ruolo importante. Attraverso la cultura alessandrina la scienza greca si è trasferita nel mondo arabo dove le élite culturali sono state influenzate dagli scritti di Aristotele e soprattutto dai suoi studi sui colori. In tutte le civiltà sin dall’antichità si sono usati pattern decorativi, ma il livello raggiunto nella cultura islamica non ha avuto eguali nelle decorazioni parietali. I pattern geometrici a stella, tra i più comuni nell'architettura islamica, o la composizione di elementi geometrici elementari, in particolare il cerchio, e la loro intersezione sono alla base della complessità dell’apparato decorativo che trova la sua massima espressione nella composizione degli azulejos. Owen Jones è stato tra i primi a pubblicare materiale sulle decorazioni islamiche nel 1845, seguito da altri studi che analizzano i principi di composizione delle strutture sottostanti ai pattern geometrici, selezionati dai principali monumenti islamici del bacino del Mediterraneo. Tali pattern giocano su evidenti o talvolta nascoste simmetrie, spesso esaltate o per contro celate dall’uso delle campiture colorate. I materiali sono in genere gesso, mattone, mosaico a tessere vitree o a tessere in terracotta smaltata, le zelliges; ogni tipologia ha un proprio modo di preparazione che trae origine in epoche preislamiche; le variazioni delle tecniche sono state influenzate, a seconda dei luoghi, dalle tradizioni artistiche locali. Molteplici sono i metodi utilizzati per la realizzazione delle decorazioni geometriche e per la costruzione dei pattern come ad esempio l'uso di griglie isometriche sulle quali vengono disegnati i modelli. Il colore esalta o attenua la percezione degli elementi nel modello. Esempi di decorazioni geometriche, a temi diversi come vegetali, iconografici e calligrafici hanno trovato presso gli artisti musulmani livelli di complessità estrema: dall'India alla Spagna, gli elementi ornamentali sono stati ritrovati in grande varietà di combinazione, forma e colore indipendentemente dall’epoca. Se il contributo privilegia gli esempi nell’architettura, non meno significativi appaiono le applicazioni in altri campi come nel caso dei tappeti e delle copertine del Corano.

Il colore come elemento delle geometrie decorative islamiche / DE BERNARDI, Mauro; Marchis, ELENA TERESA CLOTILDE; Mansour, Osama. - ELETTRONICO. - XII A:(2016), pp. 413-424. (Intervento presentato al convegno XII CONFERENZA DEL COLORE tenutosi a Torino nel 08 - 09 September 2016).

Il colore come elemento delle geometrie decorative islamiche

Mauro De Bernardi;Elena Teresa Clotilde Marchis;Osama Mansour
2016

Abstract

L'architettura del mondo islamico riflette un contesto ambientale e culturale che spazia in un'area territoriale dal Mediterraneo all’Oceano Indiano. L'arte di costruire ha portato alla realizzazione di edifici di notevole livello architettonico dove i precetti religiosi islamici sono stati la ragione primaria dei ricchi apparati decorativi caratterizzati da elementi geometrici nei quali il colore gioca un ruolo importante. Attraverso la cultura alessandrina la scienza greca si è trasferita nel mondo arabo dove le élite culturali sono state influenzate dagli scritti di Aristotele e soprattutto dai suoi studi sui colori. In tutte le civiltà sin dall’antichità si sono usati pattern decorativi, ma il livello raggiunto nella cultura islamica non ha avuto eguali nelle decorazioni parietali. I pattern geometrici a stella, tra i più comuni nell'architettura islamica, o la composizione di elementi geometrici elementari, in particolare il cerchio, e la loro intersezione sono alla base della complessità dell’apparato decorativo che trova la sua massima espressione nella composizione degli azulejos. Owen Jones è stato tra i primi a pubblicare materiale sulle decorazioni islamiche nel 1845, seguito da altri studi che analizzano i principi di composizione delle strutture sottostanti ai pattern geometrici, selezionati dai principali monumenti islamici del bacino del Mediterraneo. Tali pattern giocano su evidenti o talvolta nascoste simmetrie, spesso esaltate o per contro celate dall’uso delle campiture colorate. I materiali sono in genere gesso, mattone, mosaico a tessere vitree o a tessere in terracotta smaltata, le zelliges; ogni tipologia ha un proprio modo di preparazione che trae origine in epoche preislamiche; le variazioni delle tecniche sono state influenzate, a seconda dei luoghi, dalle tradizioni artistiche locali. Molteplici sono i metodi utilizzati per la realizzazione delle decorazioni geometriche e per la costruzione dei pattern come ad esempio l'uso di griglie isometriche sulle quali vengono disegnati i modelli. Il colore esalta o attenua la percezione degli elementi nel modello. Esempi di decorazioni geometriche, a temi diversi come vegetali, iconografici e calligrafici hanno trovato presso gli artisti musulmani livelli di complessità estrema: dall'India alla Spagna, gli elementi ornamentali sono stati ritrovati in grande varietà di combinazione, forma e colore indipendentemente dall’epoca. Se il contributo privilegia gli esempi nell’architettura, non meno significativi appaiono le applicazioni in altri campi come nel caso dei tappeti e delle copertine del Corano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2663046
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